Il Seven Live di Vigodarzere (PD) non è un semplice locale, ma un insieme di casolari rustici ristrutturati nel bel mezzo della campagna padovana, che comprendono sette sale prova (una per ogni nota musicale), uno studio di registrazione e una taverna enorme, con travi in legno faccia vista, dedicata ai live. Negli ultimi tre anni è diventato un punto nevralgico di programmazione di concerti, spaziando tra serate grind, death, black e thrash, prevalentemente organizzate dall’impeccabile Sica Muffa Gusto Rana in collaborazione con Grindpromotion (vedi intervista a Matteo Guerra qui tra le pagine di GoTR). In questa occasione ci sono in scaletta SOREPTION, UNHOLY CREATION, DEATHBREED, STIGMHATE e DIABOLICAL, ma purtroppo riusciamo ad arrivare al locale solo in tempo per l’esibizione degli headliner.
DIABOLICAL
Seven Live, Vigodarzere (PD)
18 / 04 / 2013
Quando arriva l’ora dei Diabolical tutti i fumatori accorrono di fronte al palco per ricevere una bella passata dagli svedesi. Nonostante la modifica di line-up per questo tour la band suona alla grande, offrendoci una bella anteprima del nuovo album Neogenesis, in uscita il 19 Aprile con relativo libro scritto dal chitarrista Carl Stjärnlöv. Come si può sentire anche dal teaser pubblicato su Youtube la composizione dei brani è ben strutturata, stiamo parlando d’altronde di un gruppo con quindici anni di esperienza e spiccata creatività: il suono è corposo, si sente la mano di musicisti maturi che sanno scrivere quel death, forse un pochino modernizzato, cadenzato e gelido che solo nei paesi scandinavi può nascere.
In scaletta troviamo “Into Oblivion”, “Metamorphosis”, “Oracle”, “World in Silence”, “Fields of Nihil” e “Reincarnation of the Damned”, che è già il mio pezzo preferito, mi sembra di sentire un carillon abbandonato che non suona più per nessun bambino, e mi fa raggelare il sangue. A volte capita che il batterista sia quell’elemento del gruppo un pochino nascosto, che si sente, che fa la sua parte, ma che difficilmente spicca come può fare un cantante o un chitarrista, anche per una questione di posizione sul palco, credo. Ma il batterista dei Diabolical sa creare giochi non da poco e rimango ammaliata dal suo modo di suonare e dalla sua creatività dietro alle pelli: le sue variazioni, i suoi stacchi e la sua velocità danno inevitabilmente carattere e dinamicità al live.
Apprezzo molto la scelta di proiettare video durante i pezzi, credo sia un valore aggiunto, un’accortezza che può donare molto ad un live. I filmati variano da scene di bombe atomiche, guerre, vermi a effetti ottici anni ’60 e film horror, presumo scandinavi, dello stesso periodo.
E mi piace quando i musicisti imparano a dire “grazie” nella lingua del paese che li accoglie. Ed è il caso di Carl che ci ringrazia di essere presenti e ci racconta di come tutto è iniziato ufficialmente per loro nel 2001 quando firmarono con un’etichetta italiana, la Scarlet Records. In chiusura, i Diabolical ci lasciano con Eye e Children of the Mushroom-Cloud tratte da Ars Vitae, disco del 2011. Poi, a mezzanotte spaccata, i Diabolical scendono dal palco puntualissimi, com’è consuetudine per i live organizzati da Sica Muffa Gusto Rana.
Poco dopo, scambio qualche parola con il batterista, che mi spiega come sia cambiata la line-up in corsa, appena una settimana prima di partire per il tour: il cantante è stato ricoverato, di conseguenza il chitarrista è stato messo alla voce ed è stato preso un nuovo chitarrista che in meno di sette giorni si è imparato tutti i pezzi! Mi dice poi che il tour sta andando molto bene e sono soddisfatti, anche se molto dispiaciuti per la data al Colony saltata (visitate la pagina facebook per capire quali folli problemi siano sorti al circolo N.d.R.). Infine ammette il loro amore per l’Italia “good food, beautiful nature, and the weather is amazing”; in questo momento, in Svezia, nella zona dalla quale provengono i Diabolical, si battono i denti, per cui sono contenti di godersi un pochino di sole nostrano. Lo ringrazio tanto e gli auguro buon viaggio e buona fortuna per il resto del tour.
Pic by Cagliostro
