Grind On The Road… To Roadburn

Quest’anno realizzeremo un sogno che coviamo da lungo tempo: partecipare al Roadburn, in poche parole il festival definitivo per eclettici, insaziabili maniaci musicali quali siamo. Nel momento in cui questo articolo viene pubblicato saremo già in viaggio, e ovviamente non mancheremo di condividere con voi la nostra esperienza al ritorno in Italia. Nel frattempo vogliamo…

Chaos Echœs > Transient

Progetto nato dalle ceneri dei Bloody Signs, Chaos Echœs ricorda poco del passato dei fratelli Uibo (chitarra, effetti e batteria), a suo tempo coinvolti in apocalittiche visioni black/death e qui dediti ad una personale visione dell’innovazione sonora. Dopo due EP di pregevole fattura, un demo di dubbia utilità (troppa divagazione sperimentale) ed un live i…

Black Mountain > IV

Il quarto album dei Black Mountain si intitola semplicemente IV ed esce per la Jagjaguwar, importante indie label che ha in sostanza pubblicato l’intera discografia del quartetto canadese. Con questa nuova opera la band si distanzia dai suoni zeppeliani dei primi dischi, i riferimenti al rock 70’s sono decisamente meno accentuati e l’uso più massiccio…

Inverloch > Distance | Collapsed

Distance | Collapsed è il sogno erotico di ogni amante del doom death. Bastano solo due nomi per far capire ciò: Paul Mazziotta e Matthew Skarajew. Chiunque ascolti il genere sa che sono due delle quattro menti dietro Transcendence into the Peripheral, uno dei pilastri del genere. Perché gli Inverloch possono quasi esser definiti come…

Deftones > Gore

  L’ottava fatica dei Deftones lascia sicuramente spiazzato chi si aspettava un album all’altezza di Koi No Yokan o almeno sulla sua falsariga. Diciamo da subito che Gore è un disco inferiore al precedente e che necessita di molti ascolti per rimanere impresso. Una volta superato lo smarrimento iniziale, Gore appare effettivamente un disco bellissimo,…

At The Drive-In @ Fabrique

Ogni volta è la stessa storia. Gli anni Dieci, una vera e propria Era delle Reunion che è diretta conseguenza dalla povertà del decennio precedente, ci stanno offrendo continue occasioni di riflessione sulla buona fede delle tante formazioni che periodicamente giocano coi nostri cuori annunciando il ritorno sulle scene. Il discorso non può non ripetersi…

La Casta > Encyclia

Primo lavoro per i La Casta, black(post)core band di Monopoli, quattro pezzi più un intro ed un outro per una durata totale di diciassette minuti. Encyclia si presenta con una registrazione piuttosto rozza (e con dei grossi errori di forma) che penalizza non poco le idee, peraltro in alcuni casi abbastanza ficcanti ed intelligenti, del…

Dirt > Dictaterritories

Il Veneto, da diversi anni, si sta rivelando fucina per gruppi grind (e derivati) piuttosto (c)attivi e, talora, pure di qualità: fra questi, possiamo ricordare i padovani Dirt, che ho il piacere di incontrare per la primissima volta solamente con questo 7” autoprodotto, uscito verso la fine del 2015, Dictaterritories. Lo confesso: da adolescente andavo…

Banquet > Jupiter Rose

Il terzo album dei californiani Banquet, il primo prodotto dall etichetta Heavy Psych Sounds Records (la stessa degli Stoned Jesus e dei Black Rainbows), è uno scoppiettante retro-rock anni Settanta suonato con grande professionalità e registrato in maniera impeccabile. La breve durata di Jupiter Rose, poco più di trenta minuti, non deve trarre in inganno, perché…