Opeth > Sorceress

Terzo album per gli “Opeth 2.0”, o dodicesimo se si guarda la loro intera carriera. Con il disco del 2011 Heritage, infatti, gli Opeth hanno deciso di cambiare completamente le carte in tavola, stupendo un po’ tutti. Questa decisione è stata accolta con reazioni opposte: da una parte chi ha continuato a tesserne le lodi,…

John, The Void > II

  Ci dev’essere qualcosa di marcio nell’estremo Nordest italiano. Alle esaltanti prove di forza – in tempi e modi diversi – di pesi massimi dell’italico underground come The Secret e Grime, provenienti dall’area triestina, dobbiamo oggi aggiungere i pordenonesi John, The Void, che giungono alla seconda prova in studio dopo il buon esordio, autoprodotto, del…

Usurpress > The Regal Tribe

Daniel Ekeroth è uno che la scena death svedese di fine anni ’80 / primi ’90 l’ha vissuta appieno: ne ha fatto parte, con risultati abbastanza mediocri a dire il vero, in termini di popolarità (forse qualità), ma ne ha soprattutto narrato le gesta in numerose fanzine persesi nella notte dei tempi e nel volume…

Brujeria > Pocho Aztlan

Ritornano i messicani Brujeria, spingendo come sempre sull’acceleratore con pezzi che vanno come treni contro case, forti di una consolidata formula a base di death/grind sparato nella schiena e vocals in lingua spagnola; tutto ben riuscito, come sempre. Pezzi come “Isla De La Fantasia”, “Satongo” e “Culpan La Mujer” sono come mani incautamente posizionate nel…

Prospective > Beyond

Nuova fatica autoprodotta per i giovani felsinei Prospective, band nata da un’idea del batterista Flavio Cacciari capace di muoversi freneticamente tra il modern metal e il djent. Già nel 2015 i ragazzi si son fatti notare con un discreto EP, intitolato Chronosphere. Le dieci canzoni di questo Beyond, tutte tecnicamente di alto livello, dimostrano una…

Trap Them > Crown Feral

  Una garanzia. Così potremmo definire i Trap Them, giunti ormai alla sesta prova sulla lunga distanza (più quattro EP ed uno split, se non sbagliamo i conti) senza praticamente sbagliare un colpo. Crown Feral, nuova fatica di McKenney & co., conferma lo status di prim’attore della band di Seattle nella “scena” crust/grind mondiale –…

Winterfylleth > The Dark Hereafter

   Generi come quelli appartenenti all’immenso mondo metallico spesso sono conservatori e l’evoluzione può causare malcontenti. Ci sono band che abbracciano idee nuove, e quelle, come i Winterfylleth, che rimangono fortemente ancorate ai pilastri eretti dai fondatori, tributandogli devozione e rispetto. Addentriamoci quindi nei meandri del disco numero cinque per gli inglesi “Ottobre”, intitolato The Dark Hereafter.…