E’ una caldissima giornata di agosto e con immenso piacere ci dirigiamo verso Nova Gorica per l’East Edge Fest, festival organizzato dal collettivo East Edge, anagraficamente molto giovane ma anche molto prolifico, e con alle spalle un background decennale, elemento facilmente riscontrabile nell’ottima riuscita di questa prima edizione e della perfezione organizzativa che ha regnato in lungo e in largo durante tutta la densissima giornata di concerti. Una volta entrati siamo subito nel vivo della festa con un carinissimo “giardinetto”, un fornitissimo bar e lo stand merch, tutto pronto per goderci il momento e partire a bomba con la musica, fulcro della giornata.
EAST EDGE FEST
Windhand + Ufomammut + Grime + Messa + Hobos
Mostovna, Nova Gorica
04/08/2019
HOBOS
Difficile pensare ad un inizio migliore. La band veneta parte “a chiodo” e nel giro di pochi secondi l’atmosfera è già alle stelle, con un supporto incredibile da parte del pubblico e una band che non si tira indietro nemmeno per un attimo dal manifestare grinta e marciume, obbiettivo: divertire, divertirsi, fare un disastro e rimanere fedeli alla propria indole. Il tutto egregiamente riuscito.
La band che fa “metal come piace ai punk” porta avanti un bel set ben assortito con una coerenza stilistica notevole e sempre dalla resa esemplare. Ben fatto Hobi, ben fatto!
MESSA
Cambio di palco leggermente problematico, ma niente di insormontabile: pronti, via. I Messa ci teletrasportano su un altro pianeta dopo poche semplici note. L’atmosfera creata è densa e autentica, la magia e il pathos sono palpabili e i quattro portano avanti un set veramente intenso e particolare senza grossi intoppi, nonostante le difficoltà tecniche iniziali. Il vociferare di un “modern classic” mi pare quanto mai appropriato per una band che riesce ad incanalare così tanta personalità, qualità, bellezza e una cura per suoni e mood così spasmodici.
GRIME
Tempo di lasciare l’educazione fuori dalla porta di Mostovna, è tempo di farsi male. I Grime con la loro immensa tranquillità e pacatezza iniziano senza grandi preavvisi a dilaniare tutto quello che trovano davanti al palco, un attacco sonoro violento e feroce, una violenza cieca e viscerale che si distingue in quanto a genuinità. Come piace a noi, senza fronzoli, senza proclami. Solo autentico male che si abbatte sul locale sloveno, facendo contento il rovescio della medaglia che fin ora aveva goduto l’eleganza andata in scena.
UFOMAMMUT
La band fiore all’occhiello della scena italiana festeggia i due decenni di attività mettendo sul piatto uno spettacolo che colpisce in maniera dirompente per l’enorme tessuto uditivo, ma anche per l’impatto visivo estremamente psichedelico e curato. Il muro di suono imponente viene costellato di dettagli, perle e derive che colorano il set di una qualità evidente, lasciando emergere una maturità e un amalgama da parte della band da far invidia a chiunque. Ogni sfumatura degli Ufomammut è ben evidente, ben intellegibile, senza mai perdere l’abrasione più sincera e diretta. Uno spettacolo indimenticabile che ci piace vedere come il meglio della serata, semplicemente meravigliosi.
WINDHAND
E’ ora di immolarci sull’altare del deserto. Il muro di suono dei Windhand è denso come una palude, avvolge e soffoca tutto e tutti, si può respirare il malessere e l’odore di zolfo. Riff dopo riff, bordata malefica dopo bordata malefica, verso biascicato dopo verso biascicato, la lenta e pesante litania prosegue. Per quanto la ripetizione sia chiave del genere, la quasi mancanza dell’elemento canoro nel mix rende un po’ meno godibile il set della band americana, che comunque non manca di scombinarci e asfaltare Mostovna con volumi e suoni impressionanti.
Volendo riassumere questa prima edizione di East Edge Fest, c’è da dire che l’intero festival è esemplare, con tempistiche e organizzazione stellare, uno staff efficientissimo e un team capace di rendere questo esordio un grande successo nonostante qualche intoppo riguardante la line-up, che non è assolutamente responsabilità di East Edge Collective. Felicissimi di esserci stati, sollevati dal vedere delle realtà nuove sollevarsi sulle punte e vincere questo momento storico non florido, il nostro supporto va tutto a queste realtà, fiduciosi di vederle crescere ancora e ancora. Ci vediamo l’anno prossimo, è una promessa!
Fate click sulla fotogallery, da bravi.