The Ruins Of Beverast > Takitum Tootem!

  Forte di una carriera ormai quasi quindicennale, il progetto The Ruins Of Beverast – frutto della creatività del mastermind Alexander von Meilenwald – prende con questo EP una direzione tutta diversa rispetto al percorso seguito sinora. Avevamo lasciato i TROB con il mastodontico Blood Vaults – The Blazing Gospel of Heinrich Kramer, allucinato monumento…

Ash Borer > The Irrepassable Gate

  Lo diciamo subito, senza girarci attorno: The Irrepassable Gate è una delle più grosse delusioni del 2016. At­tendevamo con grande curiosità il nuovo full-length di una delle band più interessanti del panorama casca­dian black metal d’oltreoceano, ferma allo splendido EP Bloodlands del 2013: ci troviamo purtroppo di fron­te a quella che è, e di…

Gaerea > S.t.

  I Gaerea vengono, pare, dal Portogallo, e ad un primo approccio potrebbero far pensare ad un’operazione commerciale: la grande attenzione all’immagine, con i passamontagna/calzamaglie/collant/sacchetti della spesa calati sul volto che sono ormai d’ordinanza, non è francamente il miglior biglietto da visita possibile. Fortunatamente, però, c’è pure la sostanza. Con questo corposo EP d’esordio (oltre…

Bölzer > Hero

  Impostisi come una delle realtà più interessanti dell’underground europeo, gli svizzeri Bölzer giungono finalmente oggi al primo full-length: diciamo “finalmente” perché, seppur attivo dal 2008, il duo ha sinora preferito puntare su sporadiche uscite (un demo e due EP) e, piuttosto, su un’intensissima attività live, che li ha portati – meritatamente, considerata la qualità…

Eleanora > Allure

  È dura, molto dura avere qualcosa di interessante da dire se, nel 2016, si propone musica come gli Eleanora: l’ormai ben noto mix tra post-hardcore e “sludge” (etichetta ormai decisamente abusata), con le varie derivazioni black, crust e via discorrendo, sulla strada aperta ormai qualche decennio fa dai maestri Neurosis e ripresa, appunto con…

Downfall Of Gaia > Atrophy

Giunti alla quarta prova sulla lunga distanza, i tedeschi Downfall of Gaia possono a pieno diritto essere considerati dei pesi massimi del post-black europeo. L’uscita di questo Atrophy era dunque attesa con una certa curiosità, anche per il cambio di formazione che ha visto uscire lo storico chitarrista Peter Wolff e l’ingresso in formazione, al…

Haram > Lo Sgretolamento

Gli Haram vengono da Torino e sono attivi dal gennaio 2015. Sulla propria pagina Bandcamp il trio afferma di voler «decostruire la musica – soprattutto il metal – ed essere molto rumorosa. Siamo stufi delle strutture, della precisione, della prevedibilità, degli arrangiamenti»: insomma, i ragazzi piemontesi sembrano voler costruire una non-musica, obiettivo quanto mai ambizioso.…

Ancst > Moloch

  Attivi dal 2011, i tedeschi Ancst (ex Angst) si fecero notare per l’ottimo EP The Human Condition, uscito nel 2013, proponendo un travolgente black-crust che aveva suscitato un discreto interesse. Ci sono voluti altri tre anni per giungere a questo Moloch, primo full-length di una band in realtà iperattiva sia in studio (innumerevoli gli…

Zeit > Monument

  Formatisi appena nel 2014, nel giro di qualche anno i veneziani Zeit si sono guadagnati una solida e meritata reputazione nell’underground italiano grazie all’ottimo debutto The World Is Nothing, ed a decine di infuocati concerti in Italia e all’estero. Tra gli ultimi rappresentanti della ricca nidiata dell’hardcore veneto (Storm{o}, Slander, Hobos…), propongono oggi un…

Hierophant

Con il recentissimo “Mass Grave”, gli Hierophant hanno completato la transizione dal “post hardcore” della loro prima parte di carriera al death metal attuale. Di questa evoluzione, della loro nuova etichetta Season of Mist, della “scena” italiana ed altro ancora abbiamo parlato con la band, per tramite di Lorenzo Gulminelli, chitarrista, principale compositore ed ormai,…

Vorvan > Once Love Was Lost

  I Vorvan sono un quartetto di Mosca, e con questo Once Love Was Lost giungono alla prima pubblicazione sulla lunga distanza dopo un paio di split ed un EP. Siamo dunque di fronte ad una proposta che giunge dall’estremo oriente europeo, ma sentendo il disco potremmo tranquillamente parlare di una band americana, tanto per…

Hierophant > Mass Grave

  Con Peste, pubblicato meno di due anni fa, gli Hierophant avevano impresso una netta svolta rispetto al sound dei primi due dischi: sostanzialmente abbandonato il furibondo, contaminato hardcore (semplifichiamo) dei primi due ottimi album, Peste aveva manifestato la volontà dei romagnoli di dirigersi verso territori di più accesa brutalità, virando verso un death-grind più…

Lambs/Ill Neglect > Trisma

Lo split è uno strumento multitasking: serve a due o più band a farsi conoscere dal rispettivo pubblico, ad aggiornare il proprio sound, a “tenere calda” l’audience in vista di future uscite. A tutti questi scopi serve Trisma, in cui i tedeschi Ill Neglect e gli italiani Lambs propongono due inediti ciascuna. Gli Ill Neglect,…

Oathbreaker > Rheia

  Il terzo disco è, tradizionalmente, quello reputato come centrale nella carriera di una band. C’era dunque una certa attesa per questo Rheia, terzo capitolo nella discografia degli Oathbreaker – tralasciando un EP iniziale e lo split coi sodali Amenra –, chiamati a ribadire quanto di buono già espresso nei precedenti Maelstrom (2011) e, soprattutto,…

John, The Void > II

  Ci dev’essere qualcosa di marcio nell’estremo Nordest italiano. Alle esaltanti prove di forza – in tempi e modi diversi – di pesi massimi dell’italico underground come The Secret e Grime, provenienti dall’area triestina, dobbiamo oggi aggiungere i pordenonesi John, The Void, che giungono alla seconda prova in studio dopo il buon esordio, autoprodotto, del…