Cherubs > First In The Air EP

Il gradito ritorno dei Cherubs è cronaca recente: dopo vent’anni di silenzio il trio texano è tornato nel 2015 con l’album 2ynfynyty, dimostrando di saper ancora produrre del genuino noise rock. Quel disco ci ha restituito una band in grande spolvero, che con questo EP, intitolato First In The Air, fa intendere che è tornata…

Corbeaux > Kind Words

I Corbeaux, dopo i primi due dischi realizzati seguendo un’etica puramente DIY, si presentano con un terzo album dalla produzione raffinata e massiccia, che si avvale della collaborazione di Amaury Sauvé (As We Draw) e Magnus Lindberg (Cult of Luna). L’opera si intitola Kind Words ed è composta da sette tracce. La prima, “Corpse Pose”, è…

J. Peter Schwalm > The Beauty Of Disaster

Nel caso non conosciate J. Peter Schwalm sarebbe bene rimediare. Il tedesco, classe 1970, fece già parlare di sé grazie alla prestigiosa collaborazione con Brian Eno nel 2001, col fondamentale Drawn for Life, album che divise la critica ma che non mancò di lasciare il segno. Assiduo sperimentatore sonoro ancorato ad una visione sia ambientale…

Rest > Rest

I Rest nascono nel 2014 a Udine e il 10 aprile di quest’anno pubblicano il loro debuto omonimo, un breve ep formato da cinque tracce senza nome. Il quartetto ha ‘’studiato a pappagallo’’ quello che oggi viene definito blackened hardcore, questo stile negli ultimi anni ha avuto un grande boom demografico e il proliferare di…

Hungry Like Rakovitz > Nevermind The Light

I bergamaschi Hungry Like Rakovitz stamparono la loro primo demo nell’ormai lontano 2006; da lì in poi pubblicarono uno split con gli O e ben altri tre dischi con questo Nevermind the Light. Stiamo parlando di una band navigata, non conoscerli ormai è una grossa pecca. Dopo una breve intro, “Dissident” apre l’album facendoci storcere un…

Novembre > Ursa

Sappiamo tutti che a volte è necessario prendersi una pausa. Dal mondo, dalle persone, da possibili influenze esterne, per un motivo o per l’altro; in alcuni casi si tratta di isolazione al fine di “ricaricare le batterie” e ritornare, con l’aiuto di un po’ di quiete, più in forma di prima. Ma è questo il…

Zhrine > Unortheta

Anni addietro si gridava al miracolo compiuto nelle terre irlandesi, dove finalmente si era instillata nuova linfa vitale in un genere che rischiava d’ammuffire. Dopo questa gloriosa parentesi nata (e morta) con i fondamentali Altar of Plagues fu il turno dei cugini islandesi di farsi avanti e ridefinire ulteriormente i confini del black metal, tant’è…

Motorpsycho > Here Be Monsters

  Escludendo il più che discreto Little Lucid Moments (2008) o l’ultimo Behind the Sun (2014), gli ultimi lavori dei ragazzi di Trondheim risultano insufficienti, anacronistici e pericolosamente di mestiere, soprattutto se confrontati con quanto prodotto nel ben più glorioso passato, che rischia di diventare ormai molto lontano, costringendoci alla ricerca di quella freschezza, sincerità…

Wrekmeister Harmonies + +C+P+B+ @ Freakout

J.R.Robinson è l’unico responsabile dietro l’esistenza di Wrekmeister Harmonies, partito come suo progetto personale per diventare la quintessenza dell’ensemble musicale tout-court. Grazie alla particolare commistione sonora e alla qualità degli artisti di volta in volta coinvolti, ci si è ritrovati tra le mani un progetto validissimo, del quale Robinson rappresenta il faro nel mare del…

Sun Worship > Pale Dawn

Appena ho finito per la prima volta di ascoltare questo disco ammetto di essere andato subito a farmi una doccia bollente, non per dimenticare ciò che avevo appena ascoltato, anzi; il fatto è che dalle casse dello stereo è uscita talmente tanto gelo che pensavo di essere a rischio ipotermia. Dopo l’ottimo Elder Giants i…

Gram. > How Can I Say?

“Gimme indie rock!”, urlava Lou Barlow in un celebre brano dei Sebadoh: erano gli anni Novanta e per affermare la propria indipendenza musicale bisognava suonare sporco e a bassa fedeltà. Sono passati anni da allora e la tendenza si è completamente ribaltata, l’indie passa dal pop e dal rock più raffinato. A cavallo tra queste…

Roadburn 2016: Day 2

Proseguiamo il nostro racconto del Roadburn 2016: il secondo giorno è stato principalmente la grande festa organizzata da Lee Dorrian, chiamato come curatore della programmazione sul Main Stage. Noi, però, come molti altri, abbiamo preferito concentrarci su alcune esibizioni teoricamente minori, limitandoci ad alcune rapide incursioni nella sala principale (ve l’avevamo detto, no, che ci…

Bloodiest > Bloodiest

Alla seconda uscita i Bloodiest partoriscono un lavoro che convince pienamente, dopo il debutto Descent, datato 2011, passato quasi in sordina e dimenticato in fretta. Il combo di Chicago si muove funambolescamente tra sapori post metal e sludge, alternando riff di tooliana memoria a sfuriate potenti che rimandano a Yob, Neurosis e Crowbar. Il tutto poi…