She Said Destroy > Succession

I norvegesi She Said Destroy hanno preso sicuramente alla lettera il genere post-metal, ma nella sua più ampia accezione. Con la loro ultima fatica Succession esplorano in lungo e largo il mare magnum dell’extreme metal, dando alle stampe undici pezzi nei quali si affacciano le influenze più disparate, dal death melodico al doom, dal thrash…

Kowloon Walled City > Piecework

Case vuote e desuete a monito del tempo che incessantemente ci invade e usurpa, l’incedere lento e risoluto di chi vive a causa del suo lavoro, Piecework, termine che descrive il lavoro pagato per quantità, non tempo, ci narra di questo e molto più. I Kowloon Walled City, gruppo Californiano dalla lunga carriera, dopo ben…

Butcher in the Fog > Exonerate Me, Baby

I Butcher in the Fog sono una di quelle piccole formazioni che, a decine, concorrono a rendere il sottobosco sludge della scena estrema inglese forse il più ricco ed interessante del mondo. Ognuna unica a suo modo, differenti per influenze e scelte stilistiche e di suono, queste band se ne escono ogni due/tre anni con…

Skepticism > Companion

Può germogliare la Poesia là, dove regnano nebbia, oscurità, freddo, dolore, desolazione, sconforto e abbandono? C’è spazio per un ultimo tentativo di umana, eroica resistenza all’ineluttabilità di un destino che prevede inesorabilmente la fine dei nostri mondi, individuali e collettivi, prima di essere inghiottiti nell’abbraccio mortale di Spazio, Tempo e Nulla? In campo musicale, per…

Abolition Ritual > Dark Visions of Torment

Dai margini più oscuri dell’underground italiano ecco arrivare gli Abolition Ritual, progetto formato da membri di Intolerant, Grumo e Aborym all’insegna di una proposta granitica e imponente. Seguendo un death/doom metal che richiama sia ai classici Disembowelment, che a nomi più recenti come Spectral Voice e Mortiferum, il quartetto debutta con la demo Dark Visions…

Heathen Rites > Heritage

L’ascolto di Heritage, debutto della one-man band Heathen Rites (dietro questo nome si nasconde Mikael Monks, ex Burning Saviours AD), può lasciare interdetti se non ci si approccia al disco con il giusto piede: ma andiamo con ordine. Le note dell’etichetta parlano di doom ispirato al folklore nordico e a antichi paesaggi, un inno alla…

King Woman > Celestial Blues

King Woman, un moniker dall’impatto forte ed immediato che fin dall’esordio ha suscitato parecchi entusiasmi fra critica e pubblico. Nato inizialmente come progetto solista, dalla mente della musicista/cantante americana Kristina Esfandiari (nata da padre iraniano e madre serba), con il tempo si è evoluto a band effettiva. Questo Celestial Blues è il secondo lavoro e…

Bong-Ra > Antediluvian

Antediluvian è terra di esplorazione, frutto di una ricerca filosofica e trascendentale, che tocca esoterismo ed esistenzialismo mettendo in evidenza varie influenze musicali, tra accenni jazz e un’ossatura dominante tra doom e drone metal. Lavoro già di suo valido che incuriosisce ancora di più se si pensa al background del progetto, dato che Bong-Ra è…

Outlander > Sundowning Unconditional

La band inglese Outlander torna nel mondo discografico con questo nuovo e sorprendente mini EP, una piccola opera incentrata su due tracce, diverse e sperimentali tra loro, che lasciano buone sensazioni ricercate e studiate alla perfezione. Il quartetto nasce nel 2016 a Birmingham e fa il suo esordio ufficiale nel 2019 con The Valium Machine,…

Eremit > Bearer of Many Names

Con Bearer of Many Names I tedeschi Eremit raggiungono la fine del precorso intrapreso nel 2019 con Carrier of Weight, e proseguito l’anno scorso con Desert of Ghouls, un’immaginifica trilogia che segue l’errare, fisico e spirituale, di un io narrante che batte le aride spoglie di una terra fantasma. Orchestrato con i ritmi granitici e…