Wayfarer > American Gothic

L’epopea western degli americani Wayfarer ha inizio nel 2018 con il sontuoso World’s Blood, il disco che di fatto delinea per la prima volta la loro particolare lettura di black metal atmosferico. Due anni dopo è la volta di A Romance With Violence, e i Nostri bissano e anzi aggiungono qualcosa alla loro proposta; il…

Underdark > Managed Decline

Pur approfondendo un ambito già esplorato, in cui non sono i soli a dire la loro, gli Underdark cercano esprimersi con uno stile diretto e accattivante, che evita di risultare inconsistente. Il debutto Our Bodies Burned Bright On Re​-​Entry, pur acerbo, ha permesso ai Nostri di muovere i loro primi passi e presentare un blackgaze…

La Mer > Tetrahedra

L’enigmatico Jeremi, del quale non si sa molto, è la mente dietro il progetto La Mer, one-man band scozzese al suo quinto sigillo discografico dal titolo Tetrahedra. Le etichette che pubblicano il lavoro (Godz Ov War Productions e Analög Ragnarök) descrivono il sound proposto dal Nostro come “black rock”, e tutto sommato ci pare un…

Big Red Fire Truck > Trouble In Paradise

Nati nel 2016 come omaggio all’hard n heavy classico, gli australiani Big Red Fire Truck si divertono nella loro ultima fatica Trouble In Paradise a rendere omaggio alle band che hanno fatto la storia del genere come Van Halen, Mötley Crüe e Aerosmith, ma non solo. La prima traccia dell’album infatti, l’intro “Neon Sunset”, oltre…

Closure in Moscow > Soft Hell

L’alternative rock tagliente degli australiani Closure in Moscow ritorna ancora una volta con questo nuovo formidabile Soft Hell, prodotto dall’etichetta Bird’s Robe. Il percorso spettacolare dei Nostri continua seguendo la scia dei due precedenti dischi: il delirante e post-hardcore First Temple (2009) e il più commerciale a tinte pop Pink Lemonade (2014). La formula progressive…

Appalooza > The Shining Son

Gli Appalooza sono un interessante trio stoner rock francese, attivi in Bretagna dal 2012. Nel loro bagaglio sonoro troviamo l’infernale appiglio distorto e trionfale del debutto omonimo del 2018, che come un destriero audace cavalca un letale percorso esplosivo. Nel terzo capitolo in studio The Shining Son, prodotto per l’orgogliosa etichetta americana Ripple Music, le…

Elastic Riot > Bordernoia

È notte, e la nebbia va facendosi sempre più fitta; mentre cerchiamo di attraversare dei tetri vicoli, realizziamo che per noi, oramai, è troppo tardi: la nostra mente ha già iniziato a partorire visioni orrorifiche, il nostro destino è già scritto e non ci riserverà alcunché di buono. Bordernoia, l’ultimo lavoro degli Elastic Riot è…

Vastum > Inward to Gethsemane

Divenuti la band più longeva nel catalogo 20 Buck Spin, i Vastum fanno passare circa quattro anni per dare alla luce il successore di quel buon album che era Orificial Purge, collezionando tutta una serie di idee e spunti condensate in Inward to Gethsemane. Giunti al quinto capitolo della loro storia, non si può negare…

Atom Made Earth > Songs for a Dreamer

Il sogno malinconico del trio progressive/post-rock marchigiano Atom Made Earth torna a risplendere nell’atmosfera con una nuova scintillante opera d’arte. Mescolando una grande qualità sonora e visiva, il gruppo esordisce con il disco autoprodotto Border Of Human Sunset nel 2014, per poi confermarsi con il successivo Morning Glory del 2016 e il più recente e…

Rosa Faenskap > Jeg blir til deg

I Rosa Faenskap sono un giovane trio di Oslo che cerca di offrire una boccata d’aria fresca all’affollato panorama del post-black metal. Quello che i Nostri vogliono proporre con Jeg blir til deg è definito dalla loro etichetta “patricidal black-metal”: sinceramente non abbiamo capito bene a cosa ci si riferisca, e neanche i riferimenti forniti…

Jord > Tundra

Tundra è il terzo album per Jord, ex progetto solista di Jörgen Ström e solo recentemente divenuta una band a tutti gli effetti. Gli svedesi si cimentano in un black metal melodico e fortemente atmosferico il cui obiettivo è quello di rendere in musica la connessione con la natura e il folklore natio. Nulla di così…

Graven Sin > Veil Of The Gods

Disco di debutto sulla scena per i finlandesi Graven Sin, nuovissimo progetto che ci propone con Veil Of The Gods undici brani di heavy metal sì tradizionale, ma con i piedi ben piantati nell’attualità sia per le scelte musicali e compositive sia per l’ottima produzione. Nuova band che, però, vede rispettivamente alle corde e alla…

Lunar Tombfields > An Arrow To The Sun

I francesi Lunar Tombfields non sono una band particolarmente longeva avendo solo tre anni di vita, ma possiamo dire con relativa certezza che sono un gruppo di belle (o nere, che dir si voglia…) speranze. Consolidato infatti il buon successo di The Eternal Harvest, il duo riesce a dare alla luce al suo degno successore…

Monastery > Black Moon Paeans

Sono passati quattro anni dall’ultimo full-length a firma Monastery (il progetto solista di Robb Kavjian dei 1476), quel The Garden Of Abandon dichiaratamente ispirato dall’arte dei Preraffaelliti. Poi un silenzio interrotto solo da un EP, Dream Weapons (Vol. 1) che da una parte riprendeva il filo interrotto nel precedente lavoro, dall’altra introduceva degli elementi interessanti…