Eden’s Decay > Innerfeind

Il quintetto tedesco Eden’s Decay prova a dire la sua nel saturo panorama del post-black metal con Innerfeind, un disco sicuramente ben fatto ma lontano dall’essere un lavoro-rivelazione. La prova dei Nostri non si allontana poi molto da quanto fatto da Harakiri for the Sky, Anomalie, King Apathy e compagnia bella, sia nelle soluzioni stilistiche…

Stiriah > Portal

Gli Stiriah, terzetto teutonico attivo da quasi un decennio e dedito all’autodefinito harmonic black chaos, giunge alla quarta fatica discografica confezionando un prodotto black metal dall’alto livello qualitativo, che si contraddistingue per una proposta legata a doppio filo alla tradizione ma che, complice una produzione di prim’ordine, si pone come moderno e accattivante. Dietro all’harmonic…

Ancst > Culture of Brutality

Un mitico adesivo degli Ancst che ricevetti in dono da un carissimo amico recitava “No blast beat, no applause” e già possiamo anticipare che il collettivo (più che band) berlinese con il nuovo Culture of Brutality non smentisce questo loro motto. Siamo arrivati al quinto full-length per il progetto che oramai ruota intorno al solo…

Full Earth > Cloud Sculptors

Cloud Sculptors è un disco che non può lasciare indifferenti. Sei brani per un totale di ottantaquattro minuti, suddivisi in due 12″. Dei sei, i primi due, che aprono il disco, sono entrambi oltre i venti minuti. Un biglietto da visita di tutto rispetto che chiarisce sin da subito quello che sarà il tenore dell’album.…

ILUITEQ + Lorenzo Montanà > Katà Métron

Tornano gli ILUITEQ, questa volta insieme a Lorenzo Montanà, personaggio di spicco da oltre vent’anni della scena ambient, ricordato, tra le altre cose, per la sua proficua collaborazione con Pete Namlook. Il trio parte dalle corde sonore con cui ci hanno abituato negli anni gli ILUITEQ, per arrivare, proprio grazie al contributo di Montanà, a…

Modern Stars > Termination

Dall’unione tra il duo composto da Andrea Merolle (voce, chitarra) e Andrea Sperduti (batteria) con la soprano lirica Barbara Margani nel 2020 prendono vita i Modern Stars. La formazione romana si caratterizza sin da subito per l’idea di muoversi in territori sonori di ricerca che sposino tutto quel mondo che facciamo coincidere con le dissonanze…

Matt Harvey > Toward the Cold Light

Matt Harvey è il chitarrista e cantante degli Exhumed. Fino qui tutto bene. Niente da dire. Non stiamo però per raccontarvi il nuovo devastante album della band statunitense che tutti conosciamo. Toward the Cold Light è infatti il suo più recente disco solista, che segue di tre anni il precedente Last Son of Krypton. Con…

Alber Jupiter > Puis vient la nuit

Gli Alber Jupiter sono un duo strumentale fondato nel 2017 a Rennes, (Francia) da Nicolas Terroitin (basso, synth) e Jonathan Sonney (batteria, basso, synth). Il loro secondo album Puis vient la nuit (Poi viene la notte, n.d.r.) esce a distanza di 5 anni dal loro esordio (We Are Just Floating In Space), dopo un tour…

Oberst > Toil

Gli Oberst provengono da Oslo e sono alla seconda prova sulla lunga distanza, Toil, che esce per la connazionale Indie Recordings. Il 12” segue di quasi quattro anni l’LP di debutto, Paradise, ma ad onor del vero la band aveva esordito con un buon EP già 10 anni fa. Nel press kit citano influenze che…

Lustmord > Much Unseen Is Also Here

Lustmord è un nome che non ha bisogno di presentazioni. Il progetto di Brian Williams è tra quelli che hanno dato vita al movimento dark ambient nella prima parte degli anni Ottanta, ma soprattutto è uno tra i nomi che quasi tutti fanno quando si tratta di raccontare la genesi delle proprie esperienze sonore. Da…

Cancervo > III

I Cancervo tornano a bussare alla nostra porta, arrivati ormai al terzo full-length, con una buonissima media di quasi un disco all’anno. Infatti la loro proposta doom/stoner molto evocativa e psichedelica ha ricevuto una buonissima accoglienza fin dalla prima ora. In un genere che di per sé è sì duttile ma neanche troppo, i bergamaschi…

Traum > Traum

A volte capita di trovarsi in estrema difficoltà nel momento in cui si cercano le parole per descrivere le sensazioni che lascia l’ascolto di un album. Non tanto per la qualità del disco, quanto piuttosto per il “peso” che i cv dei musicisti rischiano di avere. In questi casi, si cerca sempre di andare diretti…

Olamot > Path Of Divinity

Gli Olamot sono una band death metal italiana di piuttosto recente nascita, formatasi intorno a primi del 2021 a Perugia, anno in cui hanno pubblicato anche il loro primo EP, per poi approdare in questi primi mesi del 2024 alla release del full-length d’esordio intitolato Path Of Divinity. Appena tuffati all’interno di quest’opera troveremo “Eternal…

A Burial at Sea > Close to Home

Secondo album per gli A Burial at Sea, e diciamolo subito, ha tutto quello che ci si aspetterebbe: crescita stilistica e una maggiore personalità. La band irlandese che ci aveva abituato a sfuriate up-tempo dalla fortissima deriva math nel precedente e omonimo debut ha compiuto decisivi passi avanti. Fin dall’iniziale “páirc béal uisce” si capisce…