(Autoproduzione, 2010)
1. A Season In Hell
2. Mydriasis
3. Russian Roulette
4. Hige Tide
Un vortice che ti avvolge, ti ipnotizza e lentamente ti stordisce: così definirei l’EP d’esordio del trio Miotic, un lavoro vario e ben studiato che sicuramente non dispiacerà agli amanti del Math Rock.
Se con la parola Miotic, scientificamente parlando, si intende la diminuzione del diametro della pupilla, con la musica dei Miotic si ha proprio l’effetto opposto: accompagnati da atmosfere psichedeliche ed estenuanti poliritmie, ipnotizzati come sotto l’effetto di stupefacenti, rimaniamo soggetti alla così detta Mydriasis, ossia la dilatazione del diametro delle pupille. La scelta del trio di utilizzare il termine Mydriasis come titolo per il secondo brano del loro EP risulta perfettamente appropriato. Quest’ultima, infatti, può avvenire in due situazioni diverse, in assenza di luce o sotto l’effetto di droghe, condizioni che rispecchiano perfettamente le atmosfere psichedeliche e cupe che questo primo loro lavoro trasmette all’ascoltatore. L’EP continua con “Russian Roulette” che mette subito in evidenza la grande influenza che i Tool hanno sul Trio bolognese; il brano trasmette al meglio le sensazioni di ansia, rassegnazione e speranza che si possono provare nel partecipare ad un gioco come la roulette russa, immagine che ben si addice a questo pezzo ricco di riff duri e decisi simili allo sparo di quell’unica pallottola che ogni giocatore tanto teme. Dopo ben 8:14 minuti quest’ultima si conclude per dare spazio alla poliritmica ed agitatissima “High Tide” il pezzo più sperimentale e schizofrenico di tutto l’EP, un brano entusiasmante e coinvolgente che ti lascia col fiato sospeso per 5:05 minuti, quando, purtroppo, l’effetto allucinogeno si esaurisce e l’EP si conclude.
Nel complesso questo primo lavoro dei Miotic risulta scorrevole e piacevole all’ascolto nonostante i brani siano abbastanza lunghi ed articolati; inoltre bisogna complimentarsi col trio per l’incredibile capacità di creare una sintonia tra gli opposti: l’EP infatti appare cupo ma vivace, pacato ma aggressivo, tranquillo ma ansiogeno, il tutto in modo mostruosamente equilibrato.
Aspettiamo quindi con ansia che i Miotic ci diano al più presto una nuova dose di musica attraverso un album che sicuramente non passerà inosservato.
7.5