(Permeated Records, 2013)
1. Deepthroating the Dead
2. Entwined by Verming, Submerged by Vomit
3. Slit into Succulence (Guttural Secrete cover)
4. The Bishop’s Gathering
In occasione del live report dell’ultimo Lowlands Deathfest – neanche un paio di settimane fa –, ho avuto modo di sottolineare quanto, dal vivo, la performance dei bolzanesi Indecent Excision m’avesse colpito: ora, con in mano il loro EP, prodotto dalla nostrana Permeated Records, non posso che confermare i miei entusiasmi. L’arrivo alle pelli del giovane Alessandro ‘Venders’ Santilli ha certamente giovato al dynamic duo Bazza (vox) + Hannes (guitars): le canzoni, infatti, sanno più di ‘vero’ e di concreto, suonato, anche quando i picchi di drumming sfiorano il disumano a livello di bpm; ogni saturissima nota delle pesanti chitarre dei Nostri è ben sorretta dal lavoro batteristico di Santilli, il quale lascia l’acquolina in bocca per l’imminente uscita del suo progetto parallelo, con membri di Putridity, Coprophiliac e Vulvectomy, Devangelic, nonché per eventuali uscite future degli stessi Indecent Excision. Già, perché, come m’ha detto Hannes al Lowlands, prima che affogassi fra mille birre e superalcolici gentilmente offerti dai Blasphemer, l’EP Rise of the Paraphiliac Demigod “all’inizio doveva essere un promo… ma ci piaceva così tanto che, tutto sommato, ci stava fare uscire un EP, no?” Confermo alla grande!
Se vogliamo essere un po’ cattivelli, forse, l’EP in questione non aggiunge nulla al mondo del brutal death e può essere, semplicemente, un mattoncino in più da aggiungere alla carriera dei comunque lanciatissimi e volenterosi Indecent Excision, colpendo ed interessando, per lo più, i collezionisti e gli amanti ‘senza se e senza ma’ del genere in questione; ciononostante, c’è da dire che di carne al fuoco e motivi per prendersi bene, sul dischetto in questione, ce ne sono. Se siete nostalgici dei Cinerary (band il cui imprinting è stato fondamentale sui Nostri), dei Brodequin di Instruments of Torture, dei Disgorge (US) di She Lay Gutted, se amate il riffing scomposto e i fischi di casa Putridity, qua troverete quanto di più trve si possa desiderare oggigiorno, in questa direzione, per quanto riguarda questo tipo di scena: no doubts at all! Bella l’idea di ri-registrare con una batteria vera “Entwined by Vermin, Submerged by Vomit”, uno dei pezzi più interessanti dell’esordio Deification of the Grotesque; divertente la pensata di coverizzare (per altro, egregiamente) “Slit into Succulence” dei mitici Guttural Secrete, per un ‘effetto matrioska’, in cui uno dei vocalist più sick del Pianeta (Bazza; non sto esagerando: ascoltare per credere; n.d.R.) si permette di rielaborare le vocals d’un noto collega d’Oltreoceano che non ha nulla da invidiargli (Blue Jensen): trovate che danno a Rise of the Paraphiliac Demigod quel sapore di culto che le uscite brevi, se fatte col cuore, in ambito underground, da sempre hanno.
Per un giudizio più complesso e completo (e, magari, anche un voto finale meritatamente più alto), preferisco attendere un’eventuale uscita a lungo termine. Nel complesso, il nuovo EP degli Indecent Excision è un disco che scorre veloce come una scheggia, non annoia (uno dei nei compositivi dell’album d’esordio, la forma-canzone troppo lunga, sembra essersi abbastanza limata) e diverte, pur nella sua furia monotematica ultra-brutal: nulla di nuovo sotto il sole, ma, comunque, una piacevole conferma, condita di speranze per il futuro.
7.0