1. Destroy Create Transform Sublimate
2. Purania
3. My Green Neighbour
4. Hosts, Rifles & Coke
5. G.O.D.
6. Where the Things Have No Colour
7. Waterpark Bachelorette
8. Before, After and All Around
9. – (Obedience)
10. Are You Kidding Me? No.
Dopo lo strameritato successo di The King Is Fat’n’Old torna una delle migliori band italiane in circolazione: i Destrage, che hanno trascorso gli ultimi otto anni della loro vita cercando di diventare una delle band più interessanti del panorama europeo. Dopo tantissimi live in giro per il globo, che hanno permesso loro di raccogliere un enorme successo di pubblico e critica, il quintetto milanese da alla luce l’attesissimo Are You Kidding Me? No sotto un’etichetta di caratura mondiale come Metal Blade Records.
I Destrage non sono una qualsiasi band made in Italy, ma una realtà musicale valida capace di comporre canzoni che sprigionano tecnica, talento, spavalderia e umorismo, il tutto racchiuso in quest’occasione nelle dieci tracce di Are You Kidding Me? No.
Riproporre un capolavoro come il precedente The King Is Fat’n’Old era un’impresa difficile, ma i Destrage sono riusciti comunque a plasmare qualcosa di ancora più folle ed orecchiabile. Questo è un album persino più completo del precedente, arricchito da alcune parti dubstep, come nel finale di “Destroy Create Transform Sublimate”, ben mescolate con parti molto rock anni ’90 e le sfumature ambient presenti ad esempio in “Purania” ed in “Waterpark Bachelorette”. La voce di Paolo Colavolpe accompagna melodie e cori puliti alla Dillinger Escape Plan sfornando ritornelli che ti entrano in testa e che non vanno più via, come quello di “My Green Neighbour”, un brano psycho-mathcore invidiabile che ben rappresenta cosa sono i Destrage oggi. Da non sottovalutare “Obedience”, nella quale Fede Paulovich da il via a blast beats che si trasformano in parti acustiche per poi ripartire con riff prog-metal, parti free-jazz e funk-hardcore che non cessano mai di stupire. La sezione ritmica è impeccabile, azzeccata e perfetta in ogni suo dettaglio: uno dei migliori esempi di ciò è la title track “Are You Kidding Me? No”.
Questo è un disco fatto per chi ama la musica stravagante, interessante e coinvolgente allo stesso tempo, capace di regalare colpi di scena unici ed affascinanti. Non sorprende minimamente la scelta della label americana di puntare sulla nostrana band “spaghetti-western e mandolino”: La bellezza dello stile dei Destrage è sicuramente qualcosa che ha bisogno di essere ascoltato per essere creduto. No, non stiamo scherzando.
8.0