Il collettivo Cataya ha tra le sue file musicisti provenienti dall’asse Germania / Belgio / Spagna. Il loro debutto, preceduto dal video di “Tal sperre”, delinea chiaramente le intenzioni del gruppo: un disperato messaggio di sensibilizzazione per quello che l’uomo fa in maniera sistematica al nostro ambiente. Sukzession (Successione) è infatti un termine botanico che sta a rappresentare l’insieme di comunità vegetali che si susseguono man mano che il suolo diventa più ricco. Una sorta di riappropriarsi da parte delle piante di zone magari devastate dall’uomo che lentamente ritornano alla natura.
Dopo questa doverosa premessa, necessaria ad apprezzare appieno l’esperienza musicale, parliamo della cosa che più ci piace, ovvero la musica. Le quattro tracce sono avvicinabili al filone post rock, con melodie ariose e sognanti nelle parti più eteree. Il saliscendi emozionale di “Cumbre En Niebla” prende quanto di buono gruppi come Russian Circles hanno scritto in passato processandolo e rendendolo “cinematico”. L’utilizzo dei synth è indispensabile nello svolgimento delle composizioni, donando un alone di antico e prezioso che tocca lo zenith in “Ascended From The Depth”, un brano che riesce ad emozionare con il potente crescendo finale, nel quale dominano riff e ritmiche muscolari. Il lavoro chitarristico è lodevole e le tessiture che si vengono a creare non sono mai banali.
Una sorta di forte dualismo si riesce a percepire durante l’ascolto di tutto il disco, che sembra volere sempre ribadire quanta bellezza e quanto scempio ci sono in questo mondo e come coesistano insieme. Abbandonatevi all’ascolto di Sukzession. Non ve ne pentirete.
(Moment of collapse records, 2015)
1. Cumbre en niebla2. Sombre sommeil3. Ascended from the depth4. Tal sperre