Molti si chiederanno il perché di un’operazione come questa, e forse avranno anche ragione, viste e considerate le produzioni della Heavy Psych. Magari la risposta sta proprio nel nome dell’artista coinvolto – ovvero quel Nick Oliveri che tanto ha dato allo stoner e non solo.
Basta infatti ascoltare le sei tracce dell’album per apprezzare il talento e la versatilità dell’ex-bassista dei Kyuss e dei Queens Of The Stone Age, attraverso pezzi che comprendono svariate collaborazioni, a partire dall’hardcore feroce dei Dwarves, passando per l’alternative scandinavo dei Turbonegro fino allo psych-blues dei Lightin Woodcock.
E’ insomma tanta, e diversa, la carne al fuoco e per gusti non sempre compatibili, anche se c’è da scommettere che quasi tutti resteranno estasiati dalla splendida versione della kyussiana “Green Machine”, cavallo di battaglia e manifesto di una generazione di stoners.
( Heavy Psych Sound, 2017)
1.We only came to get high2.Nothing at all
3.Back to dungaree high
4.Wastoid
5.John Lawman/Green machine
6.In the butt