The Odious Construct è una band technical death metal statunitense con due EP attivi, di cui l’ultimo, Shrine Of The Obscene, pubblicato ad ottobre 2018. Questa band riesce a mescolare perfettamente influenze technical death e atmospheric, tendenza sempre più diffusa anche tra i grandi nomi del genere, quella di incorporare elementi orchestrali nelle proprie composizioni.
Partendo dal loro primo EP e passando al secondo si nota una certa continuità sia nelle influenze che nelle sonorità. I riff sono ben strutturati, di solito quelli principali vengono eseguiti da una chitarra mentre l’altra aggiunge parti melodiche, per poi convergere in un riff più brutale eseguito in sincrono. La batteria viene utilizzata per dare corpo e aggressività alla chitarra ritmica seguendone anche gli accenti. I synth aggiunti, spesso in concomitanza con chitarre pulite o intermezzi, tendono ad implementare le melodie arricchendo l’esperienza dell’ascoltatore senza essere mai invadenti o fuori contesto. Nonostante i pezzi seguano uno stesso schema nella struttura, il sound è interessante e non annoia.
La differenza sostanziale tra i due EP, più che nella composizione, è nella qualità della produzione. Unica pecca è la voce che nel master finale sembra avere volumi leggermente minori rispetto agli strumenti, per cui spesso l’attenzione viene catturata più da questi. Un altro particolare da apprezzare è la ricercatezza per le copertine, il logo diventa parte stesso dell’artwork uniformando il tutto. Sicuramente una band promettente che assieme a poche altre riesce ad emergere nel genere con originalità e personalità.
(The Artisan Era, 2018)
1. Vortex of Self
2. Descension
3. They Came Through the Mirrors
4. Cyanide Eyes
5. Shrine of the Obscene