Se l’episodio precedente targato Emma Ruth Rundle e Thou ci aveva lasciato piacevolmente sorpresi, l’EP The Helm of Sorrow prosegue sulla scia del predecessore, confermando le buonissime impressioni già avute qualche mese fa.
Nelle quattro tracce di questo EP le redini sembrano lasciate più in mano ai Thou, dando origine a un viaggio conciso nella paludosità e nell’angoscia. I momenti trasognanti guidati da Emma Ruth Rundle sono più limitati rispetto a quanto sentito in May Our Chambers Be Full, essendo confinati nella prima traccia “Orphan Limbs” che comunque sfocia con truculenza in un finale trascinante che è giocato sempre sulle alternanze vocali che tanto avevamo già apprezzato nel precedente episodio. In “Crone Limbs” e “Recurrence” si continua a notare il punto di forza maggiore del precedente lavoro: il connubio perfetto tra la voce della Rundle e le urla truculente di Bryan Funck. La sensazione è che tutto sommato queste tracce non avrebbero minimamente sfigurato anche se fossero state presenti in May Our Chambers Be Full, compresa l’azzeccata cover di “Hollywood” dei Cranberries che ben si presta alle intenzioni del combo, venendo reinterpretata in fattezze sludge alienanti e malsane ed è proprio questo quello che rende la traccia più catchy di quest’appendice comunque apprezzabile.
Insomma, l’EP lascia immutata la curiosità nel sentire un nuovo full length magari più equilibrato e che osi qualcosa in più. Nel frattempo ci teniamo queste undici tracce in totale che i nostri lettori non possono non apprezzare.
(Sacred Bones Records, 2021)
1. Orphan Limbs
2. Crone Dance
3. Recurrence
4. Hollywood