Formazione piuttosto nota nel panorama grindcore, gli olandesi Teethgrinder pubblicano il 22 luglio la terza uscita della loro carriera, Dystopia. Unendo grind, death e quel pizzico di black metal che è sufficiente a rendere caratteristico il suono della band, l’album risulta inevitabilmente possente ed aggressivo, nonostante a tratti pecchi di prolissità.
Velocissimi riff squadrati e martellanti ritmiche di batteria sono, in buona sostanza, tutto ciò che troverete in Dystopia. La componente grindcore la fa senza alcun dubbio da padrona ma divagazioni death, black e, perché no, thrash, contribuiscono a rendere un ascolto che è di per sé abbastanza impegnativo più frizzante e variegato. Tracce come “Disgrace” e “Cloaked”, per dirne due, fanno in modo che l’assalto death-grind dei nostri venga potenziato da soluzioni meno canoniche, come il thrash ignorante alla Kreator della prima o i malefici rallentamenti della seconda. Purtroppo, come già accennato, il lavoro risente di una durata borderline con l’impensabile per delle tracce di velocità e impatto (potenziali) come quelle che troviamo in Dystopia. Nelle sezioni prive di attacchi particolari o riff facilmente identificabili chi ascolta rischia di ritrovarsi avvinto in un mare di suoni che, troppo spesso, odorano di già sentito. L’uso massiccio di samples certamente non aiuta: un monologo lunghissimo all’inizio dell’album ed uno alla fine, con altri spezzoni buttati a pioggia sulle canzoni come la ricotta sulla Norma rischia di farti ricordare dell’album solo quel vocione sgranato che magari manco ascolti.
Un album che sicuramente non stanca al primo ascolto, data la potenza e la velocità di scrittura ed esecuzione (è palese che i nostri sono dei navigati del genere da come tirano le corde e picchiano le pelli) ma che rischia di farlo già al secondo. Visti i precedenti lavori e il tempo che è stato necessario attendere dall’ultimo Nihilism (2016), dagli olandesi sarebbe stato lecito attendersi di più di qualche soluzione brillante buttata in un mare di death-grind alla naftalina.
(Lifeforce Records, 2022)
- Ascendance
- Birthed into Suffering
- Worthless
- Blood Ritual
- Disgrace
- Our Failing Species
- God Complex
- Cloaked
- As I Believe the Wolrd To Be, So It Is
- Dystopia