Non si sa molto dei The Island, ensemble originario di Manchester e in uscita per Trepanation Recordings con questo Purgatory. Il disco in questione prende le mosse dal (post) grunge e dall’alternative metal, arricchendo il tutto con partiture alle volte anche complesse e articolate, quasi “prog” e “math” nella struttura. Il Seattle sound è ben presente, fuso con armonie ed atmosfere reminiscenti dei Tool più rabbiosi e convulsi o degli Chevelle più intricati e cervellotici, tratti questi riscontrabili sia nell’approccio vocale che in certe situazioni di apparente ed interlocutoria stasi in cui la band interrompe momentaneamente il proprio attacco sonoro per costruire un crescendo inquieto e ipnotico.
Di fatto le due band sopra citate costituiscono il maggior punto di riferimento dei The Island, e lo si può notare sin dall’apertura affidata a “The Mountain Falls”, con il suo momento di quiete al primo minuto, il suo basso pulsante e quadrato e la voce sinuosa pronta a ripartire con più grinta di prima. “Reform To Ruin”, “Drink Coke”, “Sloth” e “Blue Mirror” possono essere citate per lo stesso motivo, oltre che per la loro capacità di arrivare dritte al punto e di stamparsi immediatamente nella testa dell’ascoltatore.
Il grosso limite di Purgatory sta nella sua mancanza di originalità. È un disco suonato in maniera ottima, dotato di un grande appeal, di una presa melodica invidiabile e di una grinta coinvolgente, ma è decisamente troppo derivativo, con i The Island non ancora così convinti di camminare con le proprie gambe e pertanto più propensi a seguire i solchi (sonori) dei gruppi sopra citati. Sia chiaro, per gli amanti di Tool, Chevelle e grunge si tratta di un’uscita succulenta, ma non ci sentiamo di dire lo stesso in linea generale: per chi non ama certe sonorità, o comunque non vi si è mai avvicinato, di certo non lo farà ascoltando Purgatory. Ma si tratta comunque di un’opera oggettivamente buona seppur nella sua poca originalità, pertanto ci sentiamo di promuovere i Nostri con la speranza però di ritrovarli, nel futuro, in grado di proporre qualcosa di più personale e innovativo.
(Trepanation Recordings, 2022)
1. The Mountain Falls
2. Legacy
3. Reform To Ruin
4. Drink Coke
5. Spectres In Decay
6. Sloth
7. Blue Mirror
8. Paradiso