(Sevared Records, 2012)
1. Preface To The Forlorn Spectrum
2. Pantheonic Synchroscheme
3. Carved Inherent Delusion
4. Extinction Algorithm In Procession
5. Monochrome Obedience
6. Consequential Faliure
7. Futile Colossus Decapitated
8. Anti-Genesis
9. Edges Of Disfigured Atrocity
10. Vacant Planets (Death cover)
Gli Unfathomable Ruination sono una band originaria di Londra che con questo primo full length, dal titolo Misshapen Congenital Entropy, debutta per la Sevared Records. La band inglese in precedenza aveva già rilasciato un EP, composto da soli tre brani, col quale aveva già fatto parlare ottimamente di sé tanto da portarli a condividere il palco con realtà del calibro di Wormed, Putridity, Aborted e molti altri.
Anche ascoltando il primo EP si poteva notare subito che gli Unfathomable Ruination non volevano proporre il classico brutal death metal grezzo e marcio, bensì un brutal death più moderno, tecnico e per certi spunti anche melodico. Misshapen Congenital Entropy è un album che può vantare non solo un’ottima produzione, ma anche un’eccellente composizione: si varia da blast beats travolgenti portati a velocità improponibili a riff spezza collo carichi di groove tipici del death metal, fino anche a pattern (assoli di chitarra per la maggior parte) più melodici, i quali conferiscono un sound più moderno ed epico al tutto. Misshapen Congenital Entropy è un album che vi stupirà e vi catturerà con dieci brani di altissima qualità, come per esempio “Pantheonic Synchrosheme” o “Futile Colossus Decapitated” (a parere mio i due episodi meglio riusciti) e anche con i due brevi brani strumentali molto ben eseguiti: “Preface To The Forlorn Spectrum” e “Anti-Genesis”. L’ultima traccia dell’album, nonostante sia una cover, potrebbe non essere conosciuta a tutti: si tratta di “Vacant Planets” dei Death, che gli Unfathomable Ruination ripropongono a modo loro per omaggiare una delle band che probabilmente ha significato di più nella loro crescita musicale.
Senza dubbio tutta la band sfoggia ottime qualità tecniche: a partire dal chitarrista Herrera, dotato di grande abilità compositiva e capace di sfornare ottimi assoli, al bassista italiano Federico Benini, che non si nasconde dietro gli altri strumenti mantenendo invece un buon impatto su tutti brani ed esibendosi in un paio di assoli tutt’altro che semplici. Impossibile inoltre non notare le incredibili capacità del batterista Anderson (Bloodshot Dawn), che emerge forse come vero punto di forza della band, riuscendo ad esaltare ogni brano dell’album facendolo risultare meno monotono possibile. Da evidenziare anche la prestazione di Daniel Neagoe (Eye Of Solitude), cantante della band, che si caratterizza per un’impronta vocale violenta e cavernicola. In Misshapen Congenital Entropy ci sono anche due guests molto interessati: si tratta di Kostantin Luhring (voce dei Defeated Sanity) e Giulio Moschini (chitarra degli Hour Of Penance) i quali hanno dato il loro contributo rispettivamente nelle tracce “Edges Of Disfiguring Atrocity” e “Consequential Faliure”.
Per concludere gli Unfathomable Ruination sono riusciti a realizzare un album di pregevolissima fattura, che consiglio a tutti gli amanti della musica estrema. Misshapen Congenital Entropy è senza dubbio tra le migliori uscite brutal death metal di quest’anno e la band può dirsi soddisfatta dell’ottimo lavoro svolto.
8.0