1. Abodement
2. Where Angels Go Demons Follow
3. Bodiless Sleeper
4. The Evangelist
5. Servitude Of Souls
6. Deus Avertat
7. Spiritual Deception
8. No Light Spared
9. Apparition
Gli Spawn Of Possession non hanno certo bisogno di presentazioni: attivi da inizio anni duemila, con due album all’attivo che hanno permesso loro di raggiungere ottimi traguardi, sono una delle band più rappresentative del loro genere. Nel 2012, a sei anni di distanza dal precedente Noctambulant, la band svedese ha finalmente rilasciato il proprio terzo full-length, dal titolo Incurso, per la Relapse Records.
Come una buona parte delle band technical death metal di oggi (vedi i Fallujah o anche i Trigger The Bloodshed dell’ultimo album) anche gli Spawn Of Possession hanno deciso di lasciare il sound grezzo tipico del death metal old school per sostituirlo con un sound più moderno, raffinato e melodico con lo scopo di riuscire a scandire al meglio ogni loro riff. In Incurso la band, anche se inizialmente può sembrare, non ha cambiato il suo stile di composizione: i pattern base sui quali hanno costruito la loro fama e il loro stile sono tutt’ora presenti, però si possono notare un maggior numero di assoli e di virtuosismi, prevalentemente di chitarra, atti a sfruttare al meglio il nuovo sound. Questo li porta a somigliare in parte agli Obscura, un’altra realtà molto affermata nel genere, ma in ogni caso Incurso potrebbe senza problemi essere definito come l’album più completo degli Spawn of Possession. Oltre all’ottimo sound di cui abbiamo parlato poc’anzi, il disco può anche vantare una cura particolare in sede di composizione, davvero complessa ed ottimamente strutturata: i nove brani risultano essere perfettamente riusciti, in ognuno di essi la band riesce a trovare il bilanciamento perfetto tra melodia e aggressività. Aspettatevi dunque fantastici assoli, riff melodici molto ben studiati mischiati a pattern più veloci e serrati tipici del technical death metal.
La line up della band svedese è cambiata parecchio rispetto a quella che aveva inciso Noctambulant: l’ormai ex batterista Dennis, che ora si dedica solo alla voce, e il chitarrista Jonas Bryssling sono rimasti gli unici membri originari, mentre sono subentrati alla seconda chitarra Christian Munzner (Obscura e ex Necrophagist), al basso Erlend Caspersen (ex Deeds Of Flesh) e alla batteria Henrik (Incapacity e Unmoored). Tuttavia questo cambio di formazione, seppur consistente non ha assolutamente influito sulla qualità del loro nuovo full length, che anzi si rivela un vero e proprio “ritorno col botto”.
Tirando le somme, possiamo dire che Incurso è il migliore album mai composto dagli Spawn Of Possession, sicuramente il più completo e il più studiato, tanto che non esiteremmo ad assegnargli già un posto tra le migliori uscite di quest’anno. Diamo quindi il nostro “bentornato” alla band e speriamo, d’ora in poi, di poter sentire qualcosa di nuovo da parte loro più frequentemente.
8.0