1. Under The Guillotine
2. TB Positive
3. Absolute Betrayer
4. Greenland
5. “It’s The Water”
6. Face Paint
7. Final Mass
8. SST
Bonus Tracks:
9. Recurring
10. Feel The Sun
11. The Mayor Of Brooklyn
I Narrows sono una superband post hardcore di Seattle attiva dal 2008. “Superband” perché non stiamo parlando di novellini qualunque, ma del progetto di Dave Verellen, storico frontman dei mitici Botch, e di altri personaggi abbastanza noti all’interno della scena hardcore americana, come Rob Moran (Unbroken, Some Girls), Ryan Fredereksen (These Arms Are Snakes, Nineironspitfire), Jodie Cox (Tropics) e Sam Stothers (Makeout Boys).
Painted è il secondo full-length dei Narrows e si presenta più feroce e coeso del precedente New Distances, album d’esordio che già mostrava carte vincenti e lasciava buone aspettative per il futuro. Il sipario rabbioso di questo secondo atto del combo americano, si apre infatti nel migliori dei modi con “Under The Guillotine”, un pezzo colmo di adrenalina e attitudine hardcore “straight to your face” che lascia spazio anche a notevoli rallentamenti di bpm, regalando grande pesantezza nel finale. Seguono brani come “Absolute Betrayer” , “Face Paint” e “SST”, tanto dolorosi quanto intelligenti.
Ascoltando “Final Mass”, sembra quasi di risentire i Breach di Kollapse ed è un gran piacere comprendere che attualmente siano i Narrows a portare avanti il discorso di una delle piu’ importanti e seminali band post hardcore. Ci sorprendono anche gli otto minuti onirici e spaziali di “Greenland”, il brano più ambiguo del lotto, in cui i Nostri si fiondano addirittura in territori noise e post rock. E che dire delle tre tracce conclusive (presenti solo nell’edizione giapponese)? L’ultimissima “The Mayor of Brooklyn” è forse quella che ci convince maggiormente, col suo piacevole retrogusto di malinconia straziante. Un po’ gelidi e cupi, i Narrows ci piacciono così, nascosti ma brilanti tra le numerose uscite Deathwish, olimpo discografico in cui figurano forse fin troppi falsi cloni degli irraggiungibili Converge.
Molti di voi si staranno sicuramente chiedendo se i Narrows sopravviveranno all’ingombrante peso di grandi aspettative, legami o paragoni con i leggendari Botch, ma pensiamo sia un problema che già a questa loro seconda uscita smetta di sussistere; così ricchi di grande personalità, passione ed esperienza, sembra che i Narrows abbiano le idee già fin tropo chiare sul da farsi, ma d’altronde questi ragazzi erano e sono dei veri maestri del genere, perciò continueranno a dimostrarlo anche in futuro.
7,5