(Unique Leader Records, 2012)
1. Elapsed In The Vortex Of Extinction
2. Lament Of Sordid God
3. Where Hours Etch Their Name
4. Perished Into Inexistence
5. Never To Dawn
6. Dead Silence
7. Towards And Abducted Sun
8. Descent Into Sanguinary Seas
9. The Ancient Acumen
A sette anni di distanza dal loro precedente full-length Ominous Bloodline i Beheaded tornano in scena con Never To Dawn, rilasciato dalla Unique Leader Records. Sicuramente la band originaria di Malta non ha bisogno di grandissime presentazioni, dato che è attiva da ormai diciassette anni, con alle spalle tre album e un grandissimo numero di concerti sparsi un po’ per tutto il mondo.
Sin dagli esordi i Beheaded hanno sempre voluto suonare un death metal marcio e violento, ma cercando comunque di renderlo il meno banale possibile, e si potrebbe dire che Never To Dawn sia la prova della loro maturazione: la band ha lavorato sul sound grezzo che aveva caratterizzato i primi album rendendolo più chiaro e pulito, e così facendo tutti i riff sono certamente più comprensibili. Anche lo stile di composizione della band ha subito un evoluzione, e ora anch’esso sembra più maturo e più completo, sostenuto da pattern più studiati e meglio strutturati. Never To Dawn è un album capace di catturare l’attenzione di tutti gli ascoltatori della musica estrema, in particolar modo degli amanti del death metal classico, con le sue variazioni tra parti più estreme e brutali ad altre più melodiche e malinconiche, che riescono a rendere il tutto più coinvolgente ed interessante. Si inizia con “Elapsed In The Vortex Of Extinction” che, dopo una breve intro, parte diretta con un bel riff carico e violento, e già dopo i primi secondi si può percepire il cambio compositivo e di sound di cui avevamo parlato in precedenza. Durante l’ascolto di Never To Dawn vi imbatterete in spunti molto interessanti e in tracce notevoli come “Lament Of Sordid God”, “Where Hours Etch Their Name” o “Descent Into Sanguinary Seas”, per poi concludere con “The Ancient Acumen”, il brano più lungo, complicato e completo del lotto nonché una vera e propria prova di tecnica da parte della band.
Tirando le somme, i Beheaded sono riusciti a proporre un altro ottimo album, consigliato a tutti gli estimatori di realtà come Hour Of Penance, Nile o Cryptopsy. Forse non è giusto definire Never To Dawn come il migliore album della band, ma senza dubbio è il più completo e il più curato, un prodotto di ottimo livello in grado di aumentare ulteriormente la buona fama dei Beheaded nel panorama internazionale.
7.0