(Inherited Suffering Records, 2013)
1. Intro (The Nemesis Uprising)
2. Severe Contamination
3. Gluttonous Chunks
4. Inhuman Neurosis
5. Injected With Violent Supremacy
6. Pavement Of A Thousand Torsos
7. Pulses In Rhombus Forms (Wormed Cover)
8. Scourging The Obese
9. Concrete Exhumation
10. Embryonal Coagulated Genesis
Possiamo dire che la band in questione è un progetto internazionale, composto dal taiwanese Larry Wang (Beyond Cure e Gorepot), che si occupa delle parti vocali, e dal californiano Christiani Peluso (ex Cerebral Engorgement), che invece si occupa della parte strumentale. I Coprocephalic avevano già rilasciato un demo nell’anno passato per promuovere questo full-length di debutto, dal titolo Gluttonous Chunks, che esce ora per la Inherited Suffering Records.
Gluttonous Chunks senza dubbio è un album che fa della violenza il suo punto di forza, attraverso riff aggressivi e frenetici tipici del brutal death metal ed altri più cadenzati e ritmati che si avvicinano parecchio allo slam. Non possiamo dire che i Coprocephalic spicchino per originalità, la loro è una proposta molto statica, che non lascia spazio a sperimentazioni e che ha come unico scopo quello di trasudare brutalità e malsanità. Gluttonous Chunks non è caratterizzato da una composizione complessa o contorta: se non si considerassero alcuni passaggi particolarmente tecnici e complicati, l’intero disco si fonderebbe esclusivamente sull’impatto che il riff deve fornire e sulle voci gutturali e cavernicole che danno una forma ancora più marcia e brutale ai brani. Nonostante sia composto da ben dieci tracce, questo debutto sulla lunga distanza dei Coprocephalic ha una durata particolarmente contenuta, la maggior parte dei brani non raggiunge neanche i tre minuti, cosa che conferma ulteriormente l’immediatezza su cui si fonda il lavoro della band. Tuttavia non bisogna fare di ogni erba un fascio, perché c’è anche da dire che durante l’ascolto ci si può imbattere in alcuni brani particolarmente interessanti, che si distaccano in parte dalla forse eccessiva monotonia che avvolge l’intera opera; due esempi concreti sono tracce come “Inhuman Neurosis” e “Injected With Violent Supremacy”, dotate, oltre che della giusta dose di brutalità che caratterizza la band, anche di alcuni passaggi di più ampio respiro, che ricordano molto lo stile dei ben più noti Wormed.
I Coprocephalic hanno realizzato un lavoro discreto, pur non inventando nulla di nuovo; sicuramente Gluttonous Chunks potrà piacere a tutti coloro che sono alla ricerca di un album estremo, ma purtroppo, a parte qualche spunto interessante, per ora la band cade troppo spesso nel ripetitivo e nel monotono. Speriamo che la band ci faccia sentire qualcosa di più personale in futuro.
6.0