(Willowtip Records, 2013)
1. Nucleon
2. The Nonlocality Trilemma
3. Tautochrone
4. Solar Neutrinos
5. Multivectorial Reionization
6. Spacetime Ekleipsis Vorticity
7. Darkflow Quadrivium
8. Stellar Depopulation
9. Techkinox Wormhole
10. Xenoverse Discharger
Gli Wormed possono definirsi come una delle più grandi realtà brutal death metal che siano mai uscite dalla Spagna, nonostante il lungo periodo di “stop” avuto tra il primo e quest’ultimo full-length. Già con il debutto Planisphaerium avevano mostrato le incredibili doti di cui sono tutt’oggi in possesso, convogliate in un brutal death metal certamente violento e aggressivo, ma allo stesso tempo abbastanza personale e se vogliamo anche inusuale. Infatti, grazie all’approccio fortemente moderno ad un genere che spesso rischia di risultare ripetitivo, sono riusciti a spiccare su molte altre band e ha crearsi un proprio stile, che è andato evolvendosi sempre di più, raggiungendo risultati buoni nel promo del 2010 Quasineutrality e ottimi in questo nuovo Exodromos, uscito nel marzo 2013 per la label americana Willowtip Records.
Le particolarità che distinguono gli Wormed sono i temi trattati nei loro testi (scienza, astro-fisica, spazio, ecc.) e i riff “tecnologici” ed atmosferici presenti in tutto l’album. La composizione di base è sempre molto articolata, contorta e a volte dissonante, e mette costantemente in luce tutte le qualità tecniche della band, anche attraverso blast beats e gravity blast portati a velocità sovraumane, oltre che ritmiche complesse e cervellotiche avvolte da melodie più dilatate ed epiche. Basso e chitarra sono le colonne portanti dell’album, capaci di eseguire pattern incredibilmente complicati a grandi velocità; impossibile però non notare l’estro del nuovo batterista Ricky, per il quale non ci sono parole, dovete semplicemente ascoltarlo. Infine, è ovviamente da evidenziare inconfondibile voce di Phlegeton (Human Mincer, Banished From Inferno, Godus) che, a differenza delle sue precedenti performances, oltre ai classici pig squeal acuti e marcissimi regala un cantato growl potente e scandito.
Exodromos è un album completo, al quale è difficile trovare qualche pecca, dotato di un impatto e di una struttura massiccia e travolgente, che si manifesta fin dal primo brano “Nucleon”, che insieme alle successive “The Nonlocality Trilemma” e “Tautochrone” forma un distruttivo trio d’apertura. Successivamente gli Wormed decidono di calmare un po’ le acque con l’intermezzo “Solar Neutrinos”, per poi proporci i due brani più contorti e dissonanti dell’intero album, “Multivectorial Reionization” e “Spacetime Ekleipsis Vorticity ”. Proseguendo troviamo “Stellar Depopulation”, una della tracce dotate di maggior dinamicità ed impatto assieme a “Techkinox Wormhole”, per poi concludere con “Xenoverse Discharger”, efficacissimo brano quasi interamente strumentale che risulta essere la conclusione perfetta dopo circa mezz’ora di technical death metal estremo e malato.
Descrivere la genialità degli Wormed a parole è parecchio complicato, in ogni caso Exodromos è sicuramente una delle migliori uscite di quest’anno e merita più di una possibilità. Con questo full-length possiamo dire che il combo spagnolo completa la sua evoluzione, raggiungendo il perfetto equilibrio tra brutalità, tecnica e melodia, unendo alla perfezione pattern tipicamente death metal ad altri più sperimentali. Confermando così le potenzialità del loro inconfondibile stile, quasi unico, che li caratterizza in tutto il mondo.
8.0