(Drown Within Records, 2014)
1.The Bell Tower
2.The Leper Town
3.The Riverbank
4.The Creeper
Ancora Emilia Romagna, ancora death metal, ancora legnate! Stavolta non parliamo però della nera atmosfera romagnola, né del binomio oltranzista “Modena-Reggio Emilia”; in questo tour regionale che ormai da qualche anno ci viene proposto, ci spostiamo a Parma, dove tutto si fa moderno. Loro sono gli Under The Ocean, autori di un buon esordio, Gates, che nulla aveva da invidiare ai gruppi death metal/metalcore dal sapore svedese che tanto spopolano oltreoceano, se non una produzione poco incisiva in rapporto al potenziale del gruppo dal vivo.
Ora, con questo Dark Waters, anche questo scoglio è stato superato: gli Under The Ocean ci propongono un suono corposo, aggressivo, intricato ma melodico, in quattro tracce di metal targato “Gothenburg” ma con lo sguardo rivolto verso Occidente, fra breakdown e rasoiate europee. Nulla di nuovo alla luce del sole, ma di carne al fuoco senza dubbio ce n’è in abbondanza: soprattutto, gli Under The Ocean non si perdono in tutti gli archetipi e gli stereotipi proposti al pubblico in anni di uscite fotocopia. I pezzi scorrono bene, i ritmi sono serrati, tutto è funzionale all’aggressività e alla compattezza che obbligatoriamente devono essere presenti in un disco metal; la produzione è questa volta decisamente appropriata, potente e volta ad esaltare ritmiche decisamente in evidenza. Dal vivo il materiale proposto non potrà che coinvolgere attivamente.
Un’ottima prova, se posta nel contesto del genere proposto e nelle coordinate stilistiche qui tracciate: se vi piacciono gli At The Gates, il death metal svedese e il metal moderno, privo però di frivolezze amorose e voci bianche, fate vostro questo EP, non ve ne pentirete. Attendiamo il seguito con un nuovo album!
7.5