Gli italianissimi Bloodtruth il 16 settembre hanno pubblicato ”Obedience”, il loro primo full length sotto Unique Leader; la loro proposta è un brutal death metal tecnico che ha da poco fatto un bel giro per diverse parti d’Europa in compagnia di Antropofagus, Devangelic e To Feed of Flesh. Questa macchina tritacarne è partita a pieno regime e a quanto pare è solo l’inizio. Il gentile Stefano Rossiciucci, chitarrista e fondatore si è prestato a rispondere a qualche domandina che non potevamo non fargli.
Benvenuto Stefano su Grindontheroad.com. Sei appena tornato fresco fresco dal vostro primo e vero tour europeo, so che avete suonato al Neurotic Deathfest di questo anno ma una sola data, seppur importante, credo che non possa essere stata una vera e propria prova del nove: insomma come avete trovato il pubblico europeo, come ha risposto ai vostri blastbeats?
Ciao Paolo e grazie mille a voi per l’opportunità. Si, quest’anno è stato veramente intenso, musicalmente parlando. Verso aprile ci è arrivata la convocazione presso il Neurotic DeathFest ed è stato un vero shock per tutti noi, sia prima di partire che durante: prima perché è uno dei più grandi e prestigiosi palchi europei e pochi giorni prima di partire siamo venuti a conoscenza del fatto che saremmo stati gli headliner dello Stage03 (è andata bene, stavamo prenotando i voli di rientro per la sera, convinti di dover aprire la serata!); durante perché siamo stati trattati divinamente e come mai visto in Italia. Era la nostra prima data fuori dall’Italia per cui è stata molto sentita, goduta e abbiamo veramente dato il massimo; il responso della gente è stato veramente da paura. Successivamente, in programma c’era soltanto il tour di Settembre per cui abbiamo passato tutta l’estate a testa bassa, a lavorare in sala prove, proprio per non farci trovare impreparati per questa prima esperienza di tour. Diciamo che il tour è stato devastante: 6000 Km in 9 giorni, 8 date (purtroppo la data in Belgio è saltata) e ottimi responsi ovunque siamo andati, sia a livello di gente presente, sia l’interazione della stessa mentre suonavamo, sia a livello di vendite di cd e merchandise. Un’esperienza veramente bella, da rifare quanto prima!
Ascoltando Obedience non è semplice capire se avete un sound più tipicamente europeo o di stampo più americano, questo connubio è una cosa voluta oppure?
Sicuramente il sound dei nostri pezzi dipende dalle nostre esperienze passate. Io personalmente sono cresciuto con dischi prettamente americani, Suffocation, Morbid Angel, Cannibal Corpse, Hate Eternal e il background influenza obbligatoriamente i miei riff. Dall’altro canto, Riccardo (basso) scrive tantissima roba e, vista la differenza di età, ascolta materiale americano ed europeo molto più moderno, per cui da quel tocco di modernità al tutto. Dall’inizio abbiamo pensato che il mix delle due cose avrebbe solo fatto del bene ai pezzi, per cui (rispondendo alla tua domanda): si, la cosa è stata voluta.
Questo è il vostro primo full lenght: lo avete registrato ai 16th Cellar Studio dal quale ormai sembra uscire tutto il death metal italiano. Immagino che lo avrete ascoltato fino allo sfinimento, a posteriori avresti cambiato qualcosa? E come sono andate le registrazioni e tutto quello che ne consegue?
Obedience è stato mixato e masterizzato da Stefano Morabito dei 16th Cellar, una garanzia a livello mondiale in termini di qualità, potenza, resa finale del prodotto. Per quanto riguarda le batterie, sono state registrate ed ingegnerizzate da Francesco Paoli e Cristiano Trionfera dei Fleshgod Apocalypse presso il loro studio di registrazione, la voce è stata registrata presso lo studio di Cesare Capaccioni (che ha cantato pure tutti i canti gregoriani), mentre chitarre e basso sono state registrate ed ingegnerizzate da me. Il disco lo abbiamo ascoltato, riascoltato, modificato, stravolto, rovesciato, ecc… per tanto tempo, tenendo conto che le registrazioni sono iniziate a Luglio del 2013, ma i pezzi erano pronti già quasi da un anno. E’ vero che il tutto si è protratto a lungo, ma riteniamo che un disco debba essere ben digerito e modificato dove necessario. Solo per la scelta dell’ordine dei brani è partito un mese abbondante! Tutto sommato siamo orgogliosi del risultato ottenuto, nel complesso. Ovviamente ci sono dettagli che vorremmo aver migliorato, ma è nella natura dell’uomo la ricerca della perfezione e sono sicuro che aggiusteremo questi dettagli sul prossimo disco.
A questo punto non puoi non parlarmi di come i Bloodtruth compongono la loro musica: avete dei ruoli ben definiti, una gerarchia ferrea tipo gradi militari o l’anarchia fraterna regna sovrana?
Come in parte ti ho già scritto sopra, i riff nascono da me e da Riccardo (basso); per essere più dettagliati, Riccardo scrive il 60/70% dei riff. Io provvedo alla raccolta degli stessi e alla costruzione dei pezzi, all’arrangiamento, inserendo ulteriori riff o modificandone alcuni. La prima bozza di pezzo passa poi a Giacomo (batteria) che crea di sana pianta la batteria. Ultimo importante passaggio è la scrittura delle metriche e del testo, demandata a Luigi (voce). A preproduzioni ultimate si provvede tutti insieme ad apportare le modifiche necessarie e ad inserire il nostro cavallo di battaglia, i canti gregoriani. Nell’insieme delle cose ognuno è sempre libero di chiedere o apportare modifiche, secondo i propri gusti o sentimenti. Come penso avrai capito, nulla è lasciato al caso: mai è successo che ci siamo trovati in sala prove con 2/3 riff e abbiamo iniziato a comporre tutti insieme.
In questo momento il brutal tecnico italiano vive un periodo d’oro grazie a gruppi come Logic of Denial, Antropofagus, Septycal Gorge, Hour of Penance. Da giovani nuovi arrivi come vedete la scena?
Meravigliosa. Ci sono tantissimi gruppi italiani con cui confrontarsi, suonare insieme, supportarci a vicenda. C’è tanto da imparare da chi ci sta intorno e ci piace essere grandi amici di tutti, non per convenienza ma proprio perché ognuno di loro ha raggiunto grandi obbiettivi: nutriamo profondo rispetto verso tutti, davvero, nessuno escluso e abbiamo solo da imparare. Navigando in rete si vede inoltre come la scena italiana sia molto sentita in tutto il mondo e ciò non può che farci piacere e renderci orgogliosi di poterne far parte.
Obedience è diviso in tre libri e il vostro concept verte sull’obbedienza religiosa/fanatica di stampo cristiano, spiegami a cosa si riferisce o come mai il disco è così diviso. Inoltre, l’idea degli inserimenti dei canti gregoriani è venuta prima o dopo aver pensato di trattare queste tematiche?
I tre Liber in cui è suddiviso il disco trattano ciascuno un particolare aspetto (nell’ordine: sociale, filosofico, storico) della descrizione e condanna delle situazioni in cui la chiesa ha usato forza e sparso sangue per ottenere e mantenere la sua egemonia nei secoli. Diciamo che ci piace più condannare cosa è stato fatto e cosa viene attualmente fatto da parte delle persone più che condannare a priori il “credo”, pur essendo tutti profondamente atei. L’inserimento dei canti gregoriani risale già dalle origini del gruppo, quando ancora i testi non erano stati scritti e non era presente questa line-up, ma proprio con la stessa identica idea di collegamento alle lyrics.
Avete firmato un contratto di due dischi con la Unique Leader, come vi trovate con questa ultradecennale etichetta americana ormai specializzata praticamente nel brutal death metal?
Firmare con Unique Leader Rec. è stato motivo di profondo orgoglio personale. Tutti i miei dischi preferiti sono usciti per loro, dal primo dei Decrepit Birth, agli Hour of Penance, ai più recenti Beneath o Cytotoxin, tanto per citarne alcuni. Abbiamo sudato diverse camice per arrivare ad un accordo, questo dobbiamo dirlo; pretendono “l’assoluta fedeltà” delle band del loro roster, l’estrema pazienza e la voglia di fare quel qualcosa in più rispetto al semplice hobby, ma alla fine …chi l’ha dura la vince… e stiamo vendendo i primi risultati dall’uscita del disco.
Grazie Stefano del tuo tempo, l’intervista è finita se vuoi aggiungere altro vai pure.
Grazie a voi per l’opportunità concessaci. Speriamo di poter incontrare sempre più nuovo pubblico nelle future date di presentazione live di Obedience, ovvero il 16 Ottobre prossimo all’Urban di Perugia (in compagnia dei nostri amici ed ex-membri Fleshgod Apocalypse) e il 28 Novembre al Traffic di Roma (con i Corpsefucking Art). Per le occasioni avremo con noi tante copie di Obedience e tanto merch per soddisfare le bocche di chi avrà appetito.
Ciao!