Cripple Bastards: un nome, una garanzia del grindcore mondiale. Reduci dell’ottava edizione del GOTR FEST, in cui abbiamo festeggiato i dieci anni di grindontheroad.com, li abbiamo sentiti per fare un po’ il punto della situazione.
Ciao ragazzi, è un piacere per me potervi intervistare. Nero in Metastasi è stato il primo lavoro che avete realizzato per la Relapse Records. Da veterani quali siete, come vi siete trovati e come è iniziata la collaborazione?
La collaborazione è frutto di una serie di contatti che si sono protratti per un lungo arco di tempo, arricchiti dal fatto che ci eravamo conosciuti di persona e avevamo visitato la loro sede già nel nostro primo tour negli States (2002). Il primo approccio vero e proprio per un’uscita con loro è però stato nel 2006 con lo split 7” con i Sublime Cadaveric Decomposition all’interno della collana “Slimewave”. In seguito abbiamo continuato a parlare di ulteriori collaborazioni e si è arrivati nel 2010 a un contratto che ci ha portati prima a realizzare l’EP “Senza impronte” e poi l’album “Nero in metastasi”. Da discorsi recenti pare che in futuro andremo avanti con loro.
Nel corso del tempo, complici anche i numerosi cambi di formazione, avete cambiato molto nel vostro stile musicale,soprattutto nei vostri ultimi due lavori di inediti Variante alla morte e Nero in Metastasi. Quest’ultimo è uscito a febbraio di quest’anno, ma dobbiamo aspettarci nel prossimo futuro ulteriori evoluzioni o pensate che i Cripple Bastards abbiano trovato una sorta di “nuova forma” definitiva?
Il fatto di aver cambiato batterista poco dopo l’uscita di Nero in Metastasi influirà sicuramente sullo stile e l’approccio sonoro dei prossimi lavori, conoscendo chi ci segue penso che la domanda conseguente sarà “in velocità?”.. E la risposta è sì, andremo ancora più veloce! Più che un’evoluzione o un’ulteriore crescita tecnica quello che ci sta più a cuore è semplicemente il dare una forma sempre più compatta alle nostre idee/creatività e rendere al massimo quella simbiosi energica, nervosa e ultra-aggressiva che da sempre caratterizza il nostro suono, e che vediamo sempre più affievolirsi nel panorama musicale attuale.
Ascoltando un po’ tutta la vostra discografia, e forse sarò un po’ di parte a dirlo in quanto si tratta della mia lingua madre, ho sempre preferito i vostri pezzi in italiano. Gli ultimi due dischi ad esempio sembrano valorizzare molto il testo e la sua ritmica come parte preponderante dei vostri pezzi. Quanta importanza sta acquisendo in più nella composizione il cantato?
Dopo alcune fasi transitorie in cui il fatto di avere alle spalle un album di esordio (Your lies in check, 1996) quasi completamente in Inglese, un secondo full length (Misantropo a senso unico, 2000) tutto in italiano e il terzo (Desperately insensitive, 2003) di nuovo in inglese ci ha portato spesso a confrontarci su quale direzione seguire, la scelta di optare solo più per il cantato in italiano è stata definitiva, principalmente per una necessità espressiva che puntava ad essere sempre più naturale, diretta e svincolata da filtri e passaggi. Con Variante alla Morte e Nero in Metastasi questo modo di scrivere e concepire i testi si è evoluto esponenzialmente andando molto a pari passo con la metrica e con l’attenzione verso il lasciare respiro a tutti gli strumenti dando ai nostri brani un amalgama sempre più aggressiva e d’impatto.
Avendo alle spalle venticinque anni nella scena come vedete l’attuale situazione della musica estrema italiana e come vi sembra si sia evoluta negli anni?
Credo che ciascuno di noi abbia un’opinione diversa e personale riguardo a questo argomento, io preferisco non rispondere – ho gusti musicali troppo lontani da tutto quello che vedo oggigiorno nel panorama underground nostrano.
C’è attualmente qualcosa di veramente provocatorio e critico nella scena odierna?
Assolutamente no, neanche più una buona vecchia rissa ogni tanto…
Avete fatto moltissimi concerti e diviso il palco nel corso del tempo con un sacco di band, come Napalm Death, Brutal Truth o Ratos de Porão tanto per citarne alcune. Avete qualche aneddoto divertente, orrendo o anche semplicemente assurdo da raccontarci?
Credo che gli aneddoti più divertenti e assurdi siano ben ritratti nel nostro doppio DVD uscito qualche anno fa, che ripercorre in stile documentaristico la storia dei CB dal 1988 al 2006 attraversando gli anni più “caldi” in cui suonavamo in squat e catapecchie di tutto il mondo. Le storie e i retroscena sono veramente tanti e anche solo lavorando con il banco FOAD Records praticamente sono on the road o a festival/concerti tutti i weekend, e ne vedo di ogni, nel bene e nel male. Preferisco raccontarli a voce a un amico, metterli per iscritto qui perderebbero un po’..
Vedendo il roster della FOAD Records avete riesumato demo e tante altre cose che rischiavano di finire perdute o dimenticate nel tempo. Come sta andando l’etichetta?
La FOAD Records va alla grande, è il sogno di una vita che si è realizzato, un’etichetta stupenda in cui credo moltissimo, una grande storia di amicizia sia con chi lavora con me oggi che con il socio fondatore con cui ha preso forma questa avventura, che saluto tanto. È il frutto di lavoro durissimo, di battaglie, passione e sacrifici in un periodo più che difficile. Sono orgoglioso di farne parte e in qualsiasi modo andrà nell’arco del tempo resterà sempre un capitolo indimenticabile della mia vita. Siamo fieri dei dischi che abbiamo realizzato finora e di quello che verrà.
Come fate a conciliare i Cripple Bastards, FOAD Records e i normali impegni della vita di tutti i giorni?
Ci sbattiamo da matti e dormiamo pochissimo. Se una cosa la fai con passione e spirito, la stanchezza e il peso passano del tutto in secondo piano.
Anche alla luce dei recenti cambiamenti di formazione vi chiedo, chi sono i Cripple Bastards oggi?
Esattamente quelli che vedi: Giulio The Bastard – voce, Schintu The Wretched – basso, Der Kommissar – chitarra, Wild Vitto – chitarra, Raphael Saini – batteria
A voi le ultime parole per salutare i nostri lettori.
Grazie per lo spazio dedicatoci qui su grindontheroad e alle persone che hanno partecipato al recente GOTR festival a cui abbiamo suonato. Per chi fosse interessato ad ulteriori informazioni sui CB, ecco un po’ di link:
www.facebook.com/cripplebastards
http://www.relapse.com/label/artist/cripple-bastards.html
http://cripplebastards.bandcamp.com/
punto vendita ufficiale merch e dischi:
www.scareystore.com/cripplebastards