(At War With False Noise / Unholy Anarchy)
1. Transuranic Ejaculation
2. Cosmo Hammer
3. Overlord Of Thunder
4. Scourge Of Pestilence
5. Sociopathic Infestation
6. Aim At The Starless Sky
7. Fist Of Hammurabi
Nella giornata dell’ 11 Marzo 2011 nella centrale nucleare di Fukushima, in Giappone, avvenne un terribile incidente a seguito di un terremoto e del conseguente tsunami provocato dal maremoto. Da quel giorno in poi sulla popolazione Giapponese, in particolar modo in quella dei coinvolti direttamente perché invitati a evacuare le proprie abitazioni, ha dilagato una forte rassegnazione, sfociata in depressione e istinti suicidi. I Legion Of Andromeda arrivano proprio dal Giappone e dopo poco più di un anno dal disastro prendono un’altra via di sfogo e iniziano a dare vita a questa creatura, cercando di convertire in musica le conseguenze di questa straziante sciagura. L’album è stato infatti concepito in quel periodo, per vedere poi la luce nel 2015 con la produzione di Steve Albini.
Il duo ha deciso di creare un mostro sonoro che possa ingoiare tutto senza l’uso di tecnica, virtuosismi e articolazioni. Iron Scorn è un enorme escavatore/demolitore che lentamente consuma e trita tutto con i propri cingoli e che trae alimentazione e forza distruttiva dal minimalismo ossessivo delle chitarre, che creano riff distorti e incrostati (pochissimi in tutto il lavoro, e di matrice doom) in una sequenza ripetitiva e continua tale da creare delle onde d’urto di una potenza devastante. Le vocals invece, tra gargarismi, grugniti, lamenti, urli e versi vari, si infilano dritti nella mente destabilizzando l’ascoltatore. A volte i Legion Of Andromeda sembrano i Godflesh che insieme ai SunnO))) incontrano le più paurose ed incredibili ostilità sonore degli Scorn di Vae Solis e degli ultimi arrivati Dark Buddha Rising, creando un suono terrificante e agghiacciante. La sensazione che si ha ascoltando il lavoro è quella di essere stesi su un tavolo di marmo ospedaliero mentre si esegue una soffocante risonanza magnetica scandagliata e ci si chiede quando tutto finirà e soprattutto in che modo finirà.
Alla fine del disco, quando ritorna il silenzio, viene spontaneo guardare fuori dalla finestra di casa, per vedere se questa patetica società, fatta di case, palazzi e imponenti chiese, è riuscita a reggere l’onda d’urto Iron Scorn ed è ancora tutta in piedi. Se siete amanti delle band citate sopra e dei suoni sporchi e malati questo duo vi darà pane per i vostri denti, mentre se non siete dediti a certe sonorità ostili e di non facile assimilazione girate alla larga dai Legion Of Andromeda.
Fate la vostra scelta, ma pensateci molto bene, perché questo potrebbe essere uno degli album più pesanti e indomabili del 2015.
7.5