(Chaos Rural Records 2014)
1) 1981
2) Right Not Right
3) Black Owl
4) A Song For The Different
5) Planets Conspiracy
6) Not About Who Rules
7) Keep Breathing Please
Gravis Atque Gravior suona dritto e sporco senza tanti se o ma, senza tanti ornamenti e appigli a cui aggrapparsi. L’album, composto da sette tracce, grazie ai suoi riff catramosi ed alla sempre presente e dominante batteria di Claudia (impostata alla vecchia maniera: sgabelli bassi e gomiti alti) ha la capacità di infilarsi subito nella testa dell’ascoltatore, come vetri nelle mani. Le vocals sofferte, strozzate e sporche di Pamela si incastrano alla perfezione sia nei passaggi lenti sia in quelli più dinamici e veloci. “Planet Cospiracy” inizialmente ipnotizza col suo incedere, poi il pezzo cresce e improvvisamente comincia a rifilarci badilate sulla schiena e gomitate nel costato. In “Right No Right” veniamo invece catapultati in ambienti orientali, nei quali avviene l’eccezionale metamorfosi sonora del duo, capace di affascinare (alcune parti di chitarra sono davvero ammalianti) e allo stesso tempo colpire duro con irresistibili e sfacciate accelerazioni senza preavviso.
Sul lavoro, eseguito da questo duo tutto al femminile, aleggia l’attitudine punk delle oramai defunte e mai dimenticate L7 e non ci stupiremo se in sede live le ragazze si presentassero con i jeans rotti e sporchi di varechina, o in mutande, intente a sputarsi addosso e mandarsi a fanculo. Le milanesi Agatha, con questo full-length dal sapore sludge / noise / punk con qualche spunto doom, sferrano un colpo ben piazzato in faccia all’ascoltatore e nel loro “piccolo” fanno venire in mente, con i loro riff grossi e ossessionanti, i momenti più pesanti dei Dark Castle e certe sonorità ruffiane e possenti dei Jucifer di If Thine Enemy Hunger.
Gravis Atque Gravior scorre via benissimo, senza incertezze e noia, e fa piacere che sia una band tutta italiana ad averlo creato e suonato. Se un giorno deciderete di saltare in macchina e lasciarvi la vostra vita infelice alle spalle ricordate di prendere con voi questo album. Poi alzate i volumi al massimo e premete bene l’acceleratore.
8.0