A luglio esce il nuovo album dei Between The Buried And Me e non potevamo di certo lasciarci sfuggire l’occasione di un’intervista con la band. Abbiamo fatto due chiacchiere con Dan Briggs, bassista del gruppo, che si è rivelato molto loquace e cordiale, descrivendoci dettagliatamente cosa ascolteremo nella loro prossima fatica e parlandoci del loro futuro.
Ciao ragazzi e benvenuti sulle pagine di Grind On The Road! Veniamo subito al dunque: quanto è diverso Coma Ecliptic dal vostro precedente lavoro?
Ciao a tutti i lettori di GOTR, sono Dan Briggs! Coma Ecliptic ha praticamente la stessa idea di fondo del nostro precedente album, anche se tentiamo di non ripeterci mai. Cerchiamo di fare sempre qualcosa di nuovo e differente, pensiamo sempre al futuro e non ci guardiamo mai indietro. Avevamo già avuto l’idea di scrivere un concept album in passato, sia musicalmente sia dal punto di vista delle liriche. Cerchiamo sempre di fare qualcosa di migliore rispetto al passato, quindi non soltanto scrivere gli arrangiamenti o dei riff o le melodie della voce. Perciò questo album è la logica conseguenza di ciò che abbiamo fatto in passato, pur provando costantemente qualcosa di nuovo.
Di cosa tratta il nuovo album?
Il nostro nuovo lavoro parla di un uomo che entra in coma e viaggia in profondità nel suo subconscio e attraversa gli strani mondi che lo circondano per la durata complessiva di quattro canzoni. Poi dalla metà fino alla fine si rende conto di essere stato in coma e il tutto finisce tragicamente quando tenta di affrontare la realtà e scopre che tutto quello che aveva vissuto non era vero. E la storia si conclude con il protagonista che muore tragicamente [risate, NdR].
Ci saranno più clean vocals rispetto al passato?
Sì, assolutamente, ci sono più voci pulite rispetto al passato. È tutto più incentrato sulla melodia e la narrazione. Così, per provare qualcosa di nuovo.
Come descriveresti la vostra musica in un aggettivo?
Non saprei. Avventurosa!
Quali altri generi musicali ascoltate?
Guarda, io ascolto praticamente tutta la musica anche perché i BTBAM spaziano tra più generi musicali. Ad esempio mi piace il progressive rock, la fusion, i My Bloody Valentine… insomma, musica come questa. Credimi, davvero mi piace tutto.
Quanto è cambiata l’industria discografica da quando avete iniziato?
Le persone comprano meno cd ovviamente, ma c’è stato un aumento delle vendite dei vinili e questo è molto bello. Io cerco di comprare tutto, persino le cassette! Poi sai, è simpatico il fatto che internet ti aiuti a diffondere la tua musica e credo che le persone in Italia ci abbiano scoperto così! Ed è molto figo, perché è questo che ci permette di girare. È un grandissimo strumento. Il 95% delle band guadagna vendendo album, non dipende tutto solo dai live shows. Noi sapendo come funzionava l’abbiamo fatto sin dall’inizio e pensiamo sia la strada giusta.
Quest’anno ci sarà il decimo anniversario di Alaska! Farete qualcosa di particolare?
Onestamente no. È bello guardare ciò che abbiamo fatto in passato. Nel gennaio di dieci anni fa mi sono trasferito in North Carolina, quando sono entrato a far parte della band insieme a Blake e abbiamo iniziato a registrare Alaska. È divertente pensare che dieci anni dopo lavoriamo ancora con Jamie King, una gran figata; oggi guardiamo quanta strada abbiamo fatto e stiamo facendo e… è incredibile a mio parere. Abbiamo registrato tantissima musica, molto più di quanto hanno potuto fare certe band in tutta la loro carriera. Noi cerchiamo di trovare nuovi territori e divertirci. Siamo molto fortunati e riconoscenti per questo.
Quanto è diversa l’audience americana da quella europea?
L’America è la nostra casa. Qui gli show sono ovviamente più grandi e numerosi e suoniamo molto di più in USA che in Europa, ma è bello vedere che nel corso degli anni abbiamo acquisito nuovi fan, espandendoci. In Europa abbiamo fatto molti tour di supporto a band più importanti, come i Lamb Of God… è stato nel 2010, sono già passati cinque anni. Adesso vogliamo fare i nostri tour. Siamo molto grati ai fan europei, hanno la stessa passione ed intensità che abbiamo trovato in America, Messico, Giappone e Australia ad esempio. Siamo davvero fortunati che alla gente piaccia la nostra musica. È una cosa mondiale ed è bello.
Qual è il futuro dei Between The Buried And Me?
Coma Ecplitic uscirà tra circa tre settimane, il 10 luglio, e siamo estremamente carichi. Andremo in tour America non appena uscirà, con gli Animals As Leaders e i The Contortionist. Poi tra settembre e ottobre saremo in Europa e UK con i grandi Hakon, che sono inglesi, e poi saremo di nuovo in USA in novembre. Nel 2016 suoneremo l’intero album in tour. Sarà bello e cercheremo di farlo in tutto il mondo.
Suonerete anche in Italia?
Ci spero tanto! Non credo riusciremo in questo autunno perché è una cosa come un tour breve con lo Euroblast festival. Cerchiamo di fare il possibile per accontentare tutti, ma credo che nel 2016 potremo suonare in Italia per qualche concerto. Ci divertiamo sempre tanto in Italia quindi vogliamo assolutamente tornare e poi sono sicuro che gli italiani ci vogliano vedere.
Bene Dan, siamo giunti alla fine di questa bella chiacchierata. Lascio a te l’ultima parola. Ci vediamo presto per un’altra intervista qua su GOTR. Grazie per la disponibilità e in bocca al lupo per il nuovo album!
Grazie a voi ragazzi, è stato un piacere! Ascoltate Coma Ecliptic! Spero che vi piaccia e che ci vedremo presto. Grazie ancora e ciao!