(Autoprodotto, 2011)
1. Sangue Del Mio sangue
2. So I’m Cook
3. Amorfe
4. Earth Reset
5. Somni Specus
6. Convinzioni
7. Daltonico
8. Vomit Soapbubbles
9. Certezze
10. Non Siete
11. Nella Culla Della Speranza
12. Alba
13. Scriba
14. Homo Homini Homo
15. Come Creta
16. Cometa
17. Incendio
18. Money Turns Into Paper
19. Jizo
20. Coerenza
21. L’Amore Perso
22. Coscienza
23. Idolima
24. Noi
25. In Stagione Di Guerra
I Male Misandria non sono un nome nuovo per gli amanti del grindcore: erano già entrati nei radar dei fanatici dell’estremismo sonoro con il loro precedente demo Volizione (2009), lavoro interessante e mai banale, tra i migliori dischi usciti dall’underground italiano negli ultimi tempi.
Con il nuovo E.Din i tre friulani tornano in grande forma, forti di un songwriting più maturo che li porta a costruire una riuscita miscela di grind e black metal. La base è sempre la stessa, insomma, ma i Nostri aggiungono nuove frecce alla loro faretra: se i brani più tirati (“Vomit Soapbubbles”) sono tipicamente grindcore, pezzi come “Earth Reset” e “Come Creta” richiamano molto da vicino i folli Anaal Nathrakh, mentre “So I’m Cook” gode di pesanti influenze death, e in “Convinzioni” fanno capolino elementi crust punk. Ottimo il lavoro chitarristico, forte di un riffing tagliente e nervoso, che in certi pezzi sfocia quasi nel powerviolence. La produzione è degna di nota: secca e potente, nitida ma mai eccessivamente pulita o plasticosa, fa risaltare alla perfezione tutti i suoni. Meritano una citazione anche i testi, davvero interessanti, e la copertina, che rappresenta il pannello centrale del “Giardino delle Delizie” di Hyeronimus Bosch.
Quello che colpisce dei Male Misandria è soprattutto la capacità di unire un gran numero di influenze senza arrecare pregiudizio alla coerenza del lavoro nel suo insieme. I pezzi non sono mai slegati tra loro, c’è un fil rouge che unisce ogni singolo episodio dell’album; è un caos intelligente, ragionato, molto sfaccettato ma allo stesso tempo riconducibile ad una ben percepibile visione di fondo, rispecchiata anche dai testi e dalla stessa copertina.
E.Din è un disco riuscito: eclettico, estremo e nichilista, farà la gioia di tutti gli appassionati di queste sonorità. I Male Misandria diventeranno senz’altro una grande band. O forse lo sono già? Decisamente da tenere d’occhio.
7.0