1. Intro
2. Totalitarian Rites
3. Final Judgement
4. Primitive Origins
5. Pieces
6. Cult Of The Cock
7. Captive
8. Parasitic Leech
9. Ones Own Blood
10. Upward Crawl
11. Mosque Burner
I The Unborn Dead fanno il loro debutto nel 2008 con un EP, e dopo questo, nel marzo 2011, esce il loro primo full-length Primitive Origins, totalmente autoprodotto, composto da 11 tracce per una durata totale di 34 minuti circa.
La band propone un brutal death metal in stile Suffocation, Cannibal Corpse, Vomitory, Dying Fetus. Tutto il cd è dominato da ritmiche “spezza collo” classiche del death metal old school, con violente progressioni di tempo; le due chitarre, oltre a esibirsi in pestoni cadenzati, che in certi casi rischiano di diventare monotoni, si destreggiano in assoli e altre melodie che si distaccano dai riff classici della band. Discreto, anche se molto in secondo piano, il lavoro del bassista che non risalta particolarmente se non in pochi stacchi; ottimo invece il contributo del batterista che esalta le ritmiche, rendendole più violente e serrate, e che, ovviamente, non delude in quanto a blast beats e doppio pedale. Da notare, inoltre, l’ottimo lavoro svolto dal cantante, l’unico ad uscire dall’old school proponendo un growl violento alternato a screaming e pig squeal: di certo una voce più “moderna” che dà maggior variazione ai brani e mette in luce tutte le qualità del cantante. In Primitive Origins tutte le tracce sono ben riuscite, tutte composte e strutturate con la stessa mentalità in modo da rendere l’album omogeneo al massimo. Tra i brani più interessanti possiamo apprezzare “Totalitarian Rites” e “Upward Crawl”, per non parlare di “Pieces” e “Parasitic Leech” che, nei loro ultimi secondi, propongono i due riff che possiamo dire caratterizzino la band canadese alla perfezione: sicuramente le due tracce meglio riuscite.
Il death metal underground canadese sforna un altro gruppo valido: i The Unborn Dead forse sono ancora un po’ acerbi, ma sicuramente con Primitive Origins hanno dimostrato di saperci fare e speriamo possano continuare a migliorare lungo la loro strada.
6.5