(Noloser Records, 2011)
Intento lodevole quello della Noloser Records, in collaborazione con UndergroundZine Webzine, di dar vita ad una compilation che raccogliesse e potesse far pubblicità a gruppi emergenti italiani (oltre cinquanta in questo caso), anche se rischioso perché può risultare difficoltoso amalgamare così tante proposte diverse e riuscire a capire quali siano veramente degne di attenzione e quali da scartare. Una spinta a favore di questa compilation può arrivare soprattutto dalla partecipazione di bands già molto conosciute nell’underground italiano e d’oltralpe: i Common Grave, pur avendo rilasciato solo un demo e un album, riescono a elevarsi oltre la qualità media del black metal italiano (anche se, sicuramente, ci sono progetti più validi); Bologna Violenta, riprendendo l’immaginario dei film poliziotteschi anni ’70, riesce a creare un ottimo mix di grind ed elettronica e qui partecipa con “Chirurgia Sociale”, brano tratto dal suo ultimo album intitolato Il Nuovissimo Mondo. Assolutamente da citare anche i redivivi Ghostrider, i cui demo sono stati recentemente ristampati, dalle cui ceneri nacquero poi i ben più conosciuti Necrodeath.
Oltre questi nomi però purtroppo non c’è molto da ricordare o, perlomeno, da ricordare con piacere. Sicuramente rimangono impressi i bolognesi Soul Stigma: un misto di melodie melense condite da tastiere, con cantato rappeggiante che tenta addirittura di arrivare allo sporco e testi degni di comparire in un album di Tiziano Ferro. Sullo stesso livello si possono citare tali 373° K fautori di una specie di rock cantato in italiano, con tanto di assolo alla fine della canzone, un ritornello tremendo e un testo che anche qui lascia alquanto a desiderare. Forse non ci si è accorti che la lingua italiana non è il massimo sia a livello di metrica che a livello di impatto. Pescando senza un ordine preciso, si possono segnalare anche gli Akatosh che propongono un brano dall’inequivocabile titolo “Evochiamo I Teschi”, ovviamente a base di un black metal abbastanza minimale con linee di batteria che sembrano essere una drum machine, ma su cui spicca un cantato che calza perfettamente con la loro proposta; il difetto più grosso è che un brano del genere riporti alla memoria i Masseporz, progetto parallelo del cantante dei bolognesi Malnàtt, la cui base si ritrovava sempre in Darkthrone & Co. a cui si aggiungeva una spiccatissima vena (auto)ironica che fece storcere il naso ai più. Fra le proposte più estreme non male anche gli Emorragia, tre ragazzi sardi che fanno dei Napalm Death, del grind più becero ed old school il loro marchio di fabbrica, pur non disdegnando nel ritornello alcuni passaggi decisamente più vicini all’hardcore che al metal. Sempre rimanendo in questo ambito è possibile fare una scappata anche verso lidi decisamente più brutal con gli Impaled Bitch, a cui forse avrebbe giovato di più suoni meno sporchi, ma essendo al terzo album probabilmente la loro è ormai una scelta voluta. Una sorpresona sono gli Unk, che a primo acchito sembrano essere uno dei soliti gruppi ironici di bassa lega, che puntano tutto sui titoli e niente sulla musica; loro invece, pur scegliendo dei titoli che potrebbero essere stati presi da gruppi di facebook a caso, propongono uno strano ibrido musicale a base di rock strumentale, talvolta vicino al post-rock, talvolta invece legato ad ambienti più stoner come nella parte finale della canzone qui presente “Ragazze che Bestemmiano e Sognano di Sposarsi in Chiesa”. Ancora più particolari sono i Verlorene Stille, in cui probabilmente confluiscono i gusti personali di tutti e sei i componenti: se la base rimane più o meno metal, ci sono pesantissime influenze progressive, alcuni punti all’inizio della canzone che ricordano i Mr.Bungle o lontanamente anche i Primus, passando anche per passaggi di tastiera quasi alla Europe per la preponderanza che assumono in quei momenti. Sicuramente chi è un patito del metal sperimentale potrebbe rimanere soddisfatto da questo gruppo, le persone più intransigenti invece lasceranno perdere senza remore alcuno. Menzione d’onere (per chi ascolta) per gli Amantyde, che forse non hanno capito che i Guano Apes fanno meglio il loro lavoro, che gli Slipknot non sono alternativi da un bel pezzo, e che il nu-metal (il genere è circa quello) è ormai superato da un bel po’ di anni.
Quella in questione è una compilation eterogenea, che privilegia però una quantità abbastanza grande di gruppi vicini al thrash, all’hard rock, al power e troppo pieni di synth di cui si può fare tranquillamente a meno. L’altro lato della medaglia di una iniziativa come questa, che già ho definito lodevole, è quello di dare un’impressione a senso unico sulle bands presenti in Italia, andando a scartare progetti universalmente riconosciuti ma ancora underground per lasciare spazio a realtà che non supereranno mai l’età dell’adolescenza dei componenti, o il livello di puro passatempo che sono convinto (e spero) che siano. Per chi scrive, le uniche proposte interessanti sono quelle segnalate in questa recensione, ma si invita comunque il lettore a ascoltare personalmente la compilation (oltretutto scaricabile gratuitamente dal sito della Noloser Records) e trarre le sue conclusioni.
Voto: s.v.
La tracklist viene riportata di seguito.
1. 373° K > 373° Kelvin;
2. Adamas > Still Alive;
3. Admiron > Wrong Side of the Town;
4. Akatosh > Evochiamo i Teschi;
5. Amantyde > Demonize Me;
6. As Memory Dies > Words Apart;
7. Avenue92 > Lost Years;
8. Bologna Violenta > Chirurgia Sociale;
9. Burning Black > Purgatory Child;
10. Collapse > Roma a Mano Armata;
11. Common Grave > Il Male di Vivere;
12. Creepy Show > Sunset Over Life;
13. DASD DM > L’Illusionista;
14. Devious Mine > Love Keep Us Together;
15. Disbeliever > Reflections;
16. Elven > Something Wicked;
17. Emorragia > Hangar Dell’Oblio;
18. Endangered Pirates From Outer Space > Brain in a Bullet;
19. Forgotten Spirits > Get Angry;
20. Frozen Rainbow > Lament of a Weeping Blade;
21. Ghostrider > Victim of Necromancy;
22. Hellements > Time Machine;
23. Hellride > What is Here Isn’t Goodness;
24. Hot Rod > HeadbanGirl;
25. Imago Mortis > 1330;
26. Impaled Bitch > My Darling;
27. John Crown > March of Technology;
28. Last Frontier > Darklight;
29. Marry Me In Vegas > Drusilla is Still Alive;
30. Members Of God > The Value of Past;
31. Minatox69 > The Things You Cannot Change;
32. Nephandus > Path of Death;
33. Nothingness > Poisoned Illusion;
34. Oltrezona > Matalo Matalo;
35. Origod > Needy of Balance;
36. Paddy Powers > Walk Again;
37. Plugs Of Apocalypse > I Am Alive;
38. Radical Crash > We Will Never Surrender;
39. Red Sky > La Luna Bacerà le tue Lacrime;
40. Reign Over Me > Colours;
41. Rising Horizons > Embrace the Paradox;
42. Rusty Nails > End of all Days;
43. Soul Stigma > Quarantena;
44. Strage > Everything Burns;
45. Sylpheed > Fenis;
46. The Ergot > Scream to Forget;
47. The Silence > Lord of Mercy;
48. Unk > Ragazze che Bestemmiano e Sognano di Sposarsi in Chiesa;
49. Until Graves > In Your Name;
50. Verlorene Stille > F.M.;
51. White Skull > High Treason;
52. Whorehouse > This is Hell;
53. Windfall > Crush;
54. Xeper > Unknown From Black Hole’s Night.