Concrete Winds > Concrete Winds

I Concrete Winds hanno le idee chiare: spingersi sempre oltre. Partiti con il debutto del 2019, quel Primitive Force – e già il titolo qualcosa lasciava presagire – che spalancava le finestre sul loro osceno mondo dalle tinte death metal, due anni dopo, col mondo che contava i morti della pandemia, ecco che Nerve Butcher…

Defacement > Duality

Affrontare un disco della band olandese Defacement è una vera prova di forza. I ragazzi di Utrecht nascono nel 2012 con il nome Deathcrush e i loro esordi vedono sposare la fiamma nera del black metal. Passano gli anni, sette per la precisione, e nel 2019 pubblicano il debutto Deviant scegliendo l’autoproduzione. Il sound è…

Totengott > Beyond the Veil

La Spagna calcistica ha vinto i recenti campionati europei e lo ha fatto giocando sempre bene, battendo nazionali storicamente forti come Italia, Germania, Francia e Inghilterra. Il caso vuole che tra le mani abbia il nuovo album dei Totengott, trio che arriva proprio dalla Spagna – una terra che ha dato poco al mondo musicale…

SARS > Nothing Hurts Quite Like Life

I SARS sono finlandesi, arrivano da Turku, seconda area urbana dopo la capitale Helsinki: qui l’industria la fa da padrone, così come la natura (quasi) selvaggia di gran parte del territorio. In un contesto simile è naturale sposare la causa della musica pesante, in questo caso un hardcore molto metallizzato, che lambisce spesso le sponde…

Black Hole Deity > Profane Geometry

Quando diventerò il re del mondo sarà vietato produrre album death metal nei mesi estivi. Perché già stiamo andando incontro all’estate (quasi) eterna, se poi ammazziamo sul nascere i pochi refoli di frescura a colpi di dischi estremi, ditemi voi se possiamo coltivare sogni di speranza. A parte questo mio pippone iniziale, le pale del…

Vicarious > ESOTERIA

Nel corso degli anni il progressive metal è cambiato tantissimo. Ed è un cambiamento naturale, è insito proprio nel genere questo continuo migrare verso altri continenti. Ultimamente, dove ultimamente significa almeno tre lustri, i suoni si sono induriti parecchio, si è aggiunto il prefisso post- che è un pò come l’etichetta alternative: sta bene con…

ANNEX VOID > WILL I DREAM

In principio ci furono i Meshuggah che presero il metal estremo, lo rivoltarono come un calzino, donando al mondo intero nuove prospettive. Poi venne il djent, genere a tratti iper cervellotico, quasi parossistico, con dischi fenomenali – questo è innegabile – come è innegabile che poi la scena si è incartata su se stessa, con…

Jours Pâles > Dissolution

Quand’ero più giovane non ascoltavo il punk, non lo ritenevo un genere musicale di qualità. Quando nacque il black metal, il mio pensiero rimase identico, mi sembrava solo un gran circo senza nulla di concreto e valido da dire e far ascoltare. Quanto mi sbagliavo, soprattutto per la fiamma nera. Ma d’altronde crescere è maturare…

Akhlys > House of the Black Geminus

Sono in spiaggia, fa caldissimo, il mare è una mano santa. Suona il cellulare, un nuovo messaggio: è il Sommo Capo di GOTR che mi chiede novità sull’ultimo parto targato Akhlys. Gli dico che è tutto ok, l’ascolto procede bene anche se, va detto, ascoltare del black metal in piena estate, in vacanza nella splendida…

Lamentari > Ex Umbra In Lucem

Ci sono recensioni che si scrivono da sole e quando capita il motivo è uno solo: l’album è buono. Dopo tre EP e due singoli, tutti usciti sulle piattaforme digitali, ecco che il debutto sulla lunga distanza per il sestetto danese dei Lamentari, finalmente disponibile anche nel classico formato fisico, rientra appieno nella categoria indicata…

Givre > Le Clo​î​tre

La band canadese Givre torna sul mercato discografico con Le Cloî​tre, proseguendo il proprio percorso che, per le tematiche trattate, si discosta parecchio dal resto della scena black metal. I Nostri infatti preferiscono approfondire l’aspetto religioso da una visuale diversa, più oggettiva, distaccata, calandosi nei panni di alcuni protagonisti, raccontandone le gesta e la vita.…

Couch Slut > You Could Do It Tonight

Se mi domandassero quale potrebbe essere la colonna sonora ideale per la fine del mondo, beh, l’unica risposta sensata che potrei dare è il noise; che sia rock, che sia metal, poco importa. Noise come se, per l’appunto, non ci fosse mai più un domani. Il perché è presto detto. È un genere che al…

The Ghost Inside > Searching for Solace

Ogni volta che affronto un disco metalcore cado in un profondo stato di inquietudine. Mi ritrovo a meditare, una sorta di Pensatore di Rodin, rimugino sui perché di questo mio malessere e, magicamente, ne vengo a capo. Il genere non è nelle mie corde, o meglio: non si tratta di nulla di epocale e trascendentale,…

Black Bomb A > Unbuild The World

Il bello della musica metal (inclusa la frangia più estrema) è che ci sono un sacco di sottogeneri che si mescolano tra loro, come una tavolozza bianca sulla quale spalmare tutta la gamma di colori, lasciando nascere infinite sfumature: è quel che accade con il quintetto francese dei Black Bomb A, che col nuovo Unbuild…