1. Kill Your Gods
2. Marching With The Fools
3. Stone Cold Evil
4. Glory To Chaos
5. I Will Come Again
6. Unleash My Soul
I Broken Edge, band attiva dai primi anni novanta con tre full-length alle spalle, rilasciano tramite Great Dane Records un nuovo EP, dal titolo Unleash My Soul, un disco che si basa principalmente su un thrash metal moderno, aggressivo e contaminato da alcune melodie più dilatate ed epiche.
La prima impressione è che Unleash My Soul si concentri troppo sull’immagine e troppo poco sulla sostanza: sembra che alla band interessi molto più dare titoli belli e “tamarri” ai propri brani piuttosto che cercare di fare un lavoro valido a livello strumentale. Purtroppo questo EP al di là dei titoli divertenti ha veramente poco altro da offrire: si nota la buona produzione, che si concretizza in un sound molto pulito e scandito facendo risaltare tutti gli strumenti e rendendo comprensibili anche i riff più veloci, ma se vogliamo guardare dal punto di vista compositivo tutto ricade spesso nel banale e nel già sentito. I Broken Edge vorrebbero proporre un thrash metal in chiave moderna, con suoni curati e riff dinamici, ma il risultato è un EP pacchiano, ripetitivo e privo di innovatività. Unleash My Soul è composto da riff veloci classici del thrash metal, accompagnati da ancor più classici “tupa-tupa” di batteria oltre che a pattern più serrati e cadenzati, che magari in lontananza posso ricordare i Pantera. Sicuramente è un disco carico di groove, che però risulta davvero troppo ripetitivo. Altra pecca insopportabile di questo lavoro sono gli assoli “ultra-epici” proposti e riproposti in quasi ogni brano, che rendono il tutto ancor più noioso e pacchiano; il risultato finale è in pieno stile thrash metal anni ottanta, dunque a chi gradisce il genere potrà anche interessare, ma chi preferisce altri ascolti non riuscirà neanche ad andare oltre i primi minuti.
Per concludere, Unleash My Soul è un EP che ha pochi contenuti interessanti e che nel complesso non propone assolutamente nulla di nuovo o di esaltante, arrivando spesso a cadere nella banalità. Speriamo che prima o poi i Broken Edge riescano a proporre qualcosa di un po’ più personale e meno prevedibile.
5.0