(Northern Silence Productions, 2012)
1. Höststig;
2. Im Spätherbst;
3. Vinterblekheten över fältet;
4. Zu nächtlicher Stund;
5. Löv i höststormen;
6. Und Winters Kälte kehret ein;
7. Vintervisa
I tedeschi Dämmerfarben (“colori del crepuscolo” in italiano) arrivano al 2012 con un demo pubblicato nel 2006 e con l’album di debutto, Im Abendrot, uscito solo lo scorso anno sempre per Northern Silence Productions (Amesoeurs, Belenos, Elysian Blaze ed altri). Unico componente fisso sin dagli esordi, e presumibilmente membro fondatore del progetto, è tale Blackheart Nostarion (già nei Funeral Procession e nei più conosciuti Folkheart), qui in veste di cantante, chitarrista e violoncellista, che per l’occasione si avvale dell’aiuto anche di tre nuovi membri.
La proposta musicale dei Dämmerfarben è un calderone non ben definibile di metal, folk, parti acustiche e qualche passaggio che vorrebbe avvicinarsi ad un certo black metal; nel definire il genere di questa band a volte viene citato anche il doom, ma a nostro avviso qui davvero non ce n’è la minima traccia. Tantissimo il folk (lontanamente Finntroll), che pare non amalgamarsi a dovere con il resto delle influenze del gruppo tedesco: i brani che più si inseriscono in questo genere sembrano essere “relegati” ad intermezzi (“Löv i höststormen” e “Vinterblekheten över fältet”) o messi giusto in apertura e chiusura dell’album come accade per “Vintervisa”, in cui compare anche il cantato femminile, o l’iniziale “Höststig” composta da interessanti intrecci fra violoncello e chitarra acustica. Le canzoni vere e proprie alla fine risultano essere solo tre, un po’ pochine per un album, in cui è la melodia a fare da padrona fra passaggi che ricordano gli svedesi Dissection e suggestioni “romantiche” alla Nocte Obducta, entrambi filtrati attraverso linee melodiche tremendamente swedish davvero stucchevoli in certi punti (“Im Spätherbst”, per esempio) che non passano in secondo piano nemmeno quando la velocità si alza tentando di far sorgere l’animo più black del gruppo.
Niente di nuovo sotto il sole, Herbstpfad è un album che va consigliato solo ai più accaniti fan di certe sonorità e potrebbe non suscitare interesse anche a loro. Sarebbe consigliabile tentare un connubio più riuscito fra parti folk e parti metal, almeno per rendere giustizia ad entrambe le anime dei Dämmerfarben. Per ora ci troviamo davanti solamente a sette brani decisamente innocui ed evitabili.
5.0