(The Path Less Traveled Records, 2013)
01 Unscented Walls
02 Kairos
03 Heartworm
Fra la Nuova Zelanda degli Ulcerate, la Germania dei (primi) The Ocean e il Nuovo Continente patria dei defunti Isis vi è Cesena, patria dei Dementia Senex. Perennemente in bilico tra death metal, hardcore e progressive si pone questo Heartworm, EP di tre tracce anticipatore di un full length album che, ci sbilanciamo, dovrebbe essere decisamente atteso dagli amanti delle sonorità già citate: parliamo dunque anche del sempre più citato “post metal”, anche se, a dirla tutta, il suono e la proposta dei Dementia Senex non presentano caratteristiche ostiche, pur essendo tale disco stratificato e sicuramente studiato.
Ed è un bene, perché proprio questa é la “chiave di volta” del sound dei Dementia Senex: in un panorama musicale in cui si gioca a rendere tutto il più complesso (e talvolta ridicolo) possibile, Heartworm va invece dritto al nocciolo della questione, risultando tecnico ma non arzigogolato, preciso senza essere esagerato, insomma equilibrato. Forti di un notevole equilibrio tra melodie e dissonanze, blast-beats e rallentamenti cadenzati, le tre sinuose composizioni del dischetto si lasciano ascoltare piacevolmente, anche se un appunto va fatto alla produzione, generalmente troppo fredda e “compressa”, tanto da non rendere pienamente giustizia al songwriting dei pezzi, che è invece decisamente originale e coinvolgente. Ad ogni modo, risulta piacevole lasciarsi andare a chitarre che tracciano sentieri avvolgenti, voce e batteria che scandiscono bene pattern e divisioni ritmiche, mentre il ruolo del basso andava forse un po’ più valorizzato nell’ economia complessiva dell’opera. I diciotto minuti dell’EP scorrono senza intoppi, dando vita persino ad alcune parentesi melodiche veramente degne di nota, su tutte il finale dell’iniziale, splendida, “Unscented Walls”.
Va in ogni caso precisato che tre pezzi, seppur dalla durata media non indifferente, sono comunque pochi per comprendere appieno le intenzioni dei Dementia Senex, band evidentemente dotata di grandi capacità, ma da focalizzare forse in maniera ancor più intensa: il genere proposto é complesso e dotato di ampi margini di miglioramento, ed il combo nostrano ha tutte le carte in regola per poter esprimere qualcosa di ancor più interessante. Potenzialmente grandi, attendiamo l’album vero e proprio per annoverare i Dementia Senex fra i nomi importanti del genere, fiduciosi date le buone premesse contenute in Heartworm.
7.0