(Autoproduzione, 2012)
1. The Deads Comes From The Graves
2. Crocodile Tears
3. Tunana (Elbow)
4. Perfect Mating
5. Mr. Huges Know It
6. Gravedigger
7. In Cold Blood
8. Deadly Days
9. MS. Bright
Gli Edward in Venice sono una giovane band proveniente da Pesaro e questo Muori è il loro primo album, frutto dell’esperienza maturata dal 2010 (anno della loro nascita) ad oggi. Otto tracce di hardcore new school inflazionassimo dall’uso di breakdowns, melodia e ritmiche per lo più serrate e veloci sulla scia di band come Comeback kid, primi Your Demise ed echi lontani degli A Day To Remember.
I ragazzi presentano un sound derivato dalle band succitate, non suonano niente di nuovo ma è anche ovvio che non tutti coloro che si apprestano a formare una band ai nostri giorni hanno l’obiettivo di diventare i nuovi Refused o di rivoluzionare il music business; spesso, e questo sembra il caso, la volontà primaria è quella di suonare e divertirsi e farlo nella maniera più semplice possibile. Gli Edward in Venice suonano diretti, duri e dolci allo stesso tempo con un po’ di sana melodia affidata ai riff di chitarra che si incontrano con un cantato monotematico e a metà strada tra l’urlo hardcore e lo scream, in pieno stile Comeback kid per intenderci. Cavalcate twostep come il finale di “Deadly Days” (il pezzo più riuscito dell’intero platter per la sua vena decisamente emozionale ma non scontata) si scontrano con la dichiarazione d’intenti forgiata dall’intro “The Dead Comes From the Graves”. Per non farsi mancare niente sono anche presenti uno skit elettronico e l’ormai scontatissima ballad acustica, intitolata “Ms Bright”, giusto per ricordarci che Blink 182 e compagnia bella sono più che un fantasma nascosto e lontano per band del genere.
La produzione non esaltante è comunque in linea con quello che deve essere il suono di una band esordiente, chiara e sufficiente quando i suoni sono tenuti a livelli non troppo alti per non rischiare che il tutto diventi un impasto inascoltabile.
Gli Edward In Venice hanno sicuramente ampi margini di miglioramento, sanno il fatto loro ma devono imparare a cercare una via più personale all’interno di un filone (quello hardcore di nuova scuola) che attraversa un momento di totale impasse creativo. Liberarsi dai cliché è il consiglio che posso dare loro per un futuro ancor più roseo di quanto non già sia il loro presente.
6.0