Evocation – Dead Calm Chaos
Cyclone Empire (2008)
1. In The Reign Of Chaos ; 2. Silence Sleep ; 3. Angel Of Torment ; 4. Boundead ; 5. Dead Calm Chaos ; 6. Truth Will Come Clear ; 7. Dust ; 8. Protected By What Gods ; 9. Antidote ; 10. Tomorrow Has No Sunrise ; 11. Astray Masquerade ; 12. Razored To The Bone
Evocation: un nome probabilmente noto solo a chi si nutre di death metal davvero ad ogni ora del giorno. Nati nei primi anni Novanta in Svezia, dunque in un periodo e in un luogo perfetto per suonare death metal, gli Evocation avevano facilmente attirato l’attenzione di tutti gli amanti di quella scena, diventando in poco tempo uno dei gruppi più noti nell’underground di Gothenburg, grazie a due demo molto apprezzati. Tuttavia, la loro storia finì in pochi anni: il gruppo si sciolse, nonostante avesse ricevuto offerte persino da gente come Earache e Century Media. Alcuni membri della band suonarono in band più o meno note, fino al 2005, anno in cui i ragazzi sono tornati a suonare insieme arrivando così, nel 2007, alla pubblicazione di “Tales From The Tomb”, ottimo debutto di feroce death metal 100% di scuola svedese, per Cyclone Empire.
Tornano solo un anno dopo gli Evocation, appoggiati dalla stessa etichetta, con un secondo album che non cambia di molto le coordinate del precedente, questo “Dead Calm Chaos”. E nemmeno permette loro di fare il “salto di qualità”: infatti, pur dimostrandosi ottimi compositori, gli Evocation rimangono un gruppo che “attacca dalla seconda linea”, ma per un semplice motivo, il ritardo. Se infatti avessero pubblicato quest’album, come il precedente, ai tempi del loro scioglimento, sarebbero diventati senza ombra di dubbio uno dei gruppi di punta della scena death svedese, in quel periodo in cui il genere godeva di tanto buona salute. Infatti questi ragazzi (che ormai ragazzi non lo sono più tanto), perseverando nel loro tentativo di “fondere Gothenburg con Stoccolma” potremmo dire, danno alla luce un lavoro meno diretto del precedente, e forse anche meno d’impatto, ma molto più vario, grazie alla netta alternanza tra un suono old school (specialmente parlando della batteria) tipico dei più classici Dismember, con aperture chitarristiche melodiche che rimandano facilmente al “Gothenburg-sound” (specialmente quello degli inizi, dei seminali At The Gates ed Eucharist) e magari pure agli ultimi Dismember.
A poco conterebbe ora parlare dei pezzi uno ad uno: “Dead Calm Chaos” non annoia, grazie alla sapiente fusione di ritmi e melodie differenti, e si digerisce bene: tre quarti d’ora di death metal, suonati in questa maniera poi, son quanto di meglio può chiedere chiunque abbia ancora fame di Svezia dopo gli apprezzatissimi ritorni di Dismember e Grave (e il meno ispirato, purtroppo, degli Unleashed). Gli appassionati del genere sanno già cosa fare, e sicuramente non saranno insoddisfatti da album, che conferma l’ottima salute della scena death metal internazionale. Speriamo che il 2009 sia altrettanto prodigo di buone sorprese.
Voto: 7