(Amputated Vein Records, 2013)
1. Evisceration Conceiving (Intro)
2. Disemboweled Engorgement
3. Gutted Face
4. Serial Urbicide
5. Deconstructive Parasite
6. Survival
7. Devastation Squad
8. Carnivore Outraged
9. Bloodbath Religion
10. Human Holocaust
Serial Urbicide è il secondo full length della band bielorussa Extermination Dismembermet, uscito nel maggio del 2013 per la Amputated Vein Records. La band originaria di Minsk aveva già attirato l’attenzione su di sé nel 2010 con il debutto Butcher Basement, e ancora due anni dopo con la partecipazione allo split uscito per la Rebirth The Metal Productions assieme Begging For Incest, Goreputation e Gutfed.
La proposta in questione è un brutal death metal con un forte approccio “slamming” molto immediato e travolgente, che in certi spunti può riportare alla mente gli ormai ben noti Kraanium. L’album è dotato di una struttura molto compatta, esaltata da un sound particolarmente esplosivo che esalta le violentissime ritmiche eseguite dalla chitarra, e di una composizione abbastanza basilare e diretta. Senza alcun dubbio chitarra e batteria sono gli strumenti che si fanno notare maggiormente, in particolar modo durante le innumerevoli ritmiche cariche di groove e dimezzate; discreta anche la prestazione del cantante, che dotato di una voce gutturale e primitiva, mentre passa purtroppo inosservato il contributo del bassista, il quale si perde troppo dietro al resto degli strumenti. Serial Urbicide non è un album perfetto, anzi, sono convinto che sia caratterizzato da parecchi difetti: su tutti le ultra – abusate esplosioni di suono, che senza dubbio fanno il loro effetto in certi momenti, ma che risultano inopportuni e ripetitive nella maggior parte dei casi. Si tratta di scelte un po’ troppo “tamarre”, che forse si adattano di più a un genere come il deathcore piuttosto che allo slamming brutal death metal, e che portano ad una monotonia, a volte esagerata, che porta a far assomigliare tra loro quasi tutti i brani. Le note positive sono in tracce come “Survival”, “Carnivore Outraged” e anche la stessa titletrack, capaci di spiccare sulle altre.
Serial Urbicide è dunque un album dotato di grande impatto e violenza, che però non va oltre la propria etichettatura e non risulta per niente innovativo o particolare. Qualcosa di buono c’è, e per essere il loro secondo full length può anche essere considerato un lavoro discreto, ma sinceramente dopo il promettente “inizio carriera”, ci si aspettava qualcosa di meglio.
6.0