(Show No Mercy Records, 2013)
1. Inhuman Harvest
2. Cerebral Devourment
3. Chambers Of Excruciation
4. Vomiting Entrails
5. Eat Away Through Your Own Prolapsed Rectum
6. Pus Filled Uterus
7. Inbreeding Alien Hybrids
8. Rotting Placenta
9. Addicted To Vaginal Fluids
10. Organ Collector
Ecco il debutto ufficiale degli americani Extremely Rotten, band brutal death metal di cui si erano perse le tracce dopo un unico demo rilasciato nel 2009. Questo primo full-length s’intitola Grotesque Acts Of Humanity, ed è stato distribuito dalla label coreana Show No Mercy Records nel febbraio del 2013.
Quello proposto dagli Extremely Rotten è un brutal death metal puro e violento, che non lascia spazio a sperimentazioni e che non si sforza per essere innovativo o moderno. Grotesque Acts Of Humanity è infatti un album piuttosto semplice e basilare, che rispetta gli stilemi classici del genere: frequenti sfuriate di blast beats, dimezzamenti pachidermici e ritmiche serrate e ben cadenzate sono gli ingredienti principali. Tutto ciò è accompagnato da un sound grezzo e marcio, in uno stile fortemente grindcore capace di evidenziare i pattern più “old shool”, e ovviamente da una bella voce gutturale che passa da un growl ruggente a screaming vocals più marce. Sicuramente il disco, pur non risultando mai particolarmente complesso, riesce a giocarsi al meglio le sue carte facendo leva sulla brutalità e l’immediatezza, travolgendo l’ascoltatore in una mezz’ora di caos e distruzione comunque ben costruiti. Tra i brani che risaltano maggiormente troviamo “Inhuman Harvest”, che assieme a “Chambers Of Excruciation” era presente anche nel precedente demo della band, “Puss Filled Uterus” e “Inbreeding Alien Hybrids”, dotate di grande impatto e anche di diversi spunti tecnici.
Grotesque Acts Of Humanity è certamente un dignitoso album brutal death metal, ma in certi momenti pecca di dinamicità, risultando a tratti ripetitivo. In altre parole potremmo dire che, come già affermato in precedenza, la band ha delle buone carte, ma se le gioca tutte nei primi minuti: più ci si avvicina alla fine più si viene assaliti dalla sensazione del già sentito. Quello degli Extremely Rotten insomma è un lavoro che potrà piacere ai fan più accaniti del brutal death metal più marcio e violento, ma che fondamentalmente manca un po’ di inventiva.
6.0