(Lifeforce Records,2011)
01. Raze the Curtain
02. Bugging for Mercy
03. Infinite Family
04. Damn (You’re Dead Again)
05. Maculate Conception
06. Coulrophobia
07. Circus Coccus Spirilly
08. Magic Malignancy
09. Feed the Lions
10. Cure The Obscure
11. Holy Slapstick
12. Extra Terroristical
13. Standing Necrovation
Si può esordire tranquillamente affermando che, tra innumerevoli gruppi death metal, c’è ancora chi riesce a dare diverse sfumature invitanti a questo genere con uno stile moderno. Gli Hackneyed riescono a proporci queste notevoli particolarità con il loro ultimo lavoro Carnival Cadavre. Dopo la loro prima esperienza,che li ha visti sotto la ben nota etichetta Nuclear Blast, gli Hackneyed sono passati alla Lifeforce, che ha pubblicato quest’ultimo loro lavoro, decisamente più maturo rispetto al precedente.
Interessanti strutture di batteria e riff ecclettici alimentano questo nuovo album, sia viste singolarmente che nell’insieme dei pezzi. Dopo il simpatico intro di “Raze the Curtain”, che attacca in modo decisamente diretto, seguono una serie di brani su base death metal alimentati da un bel groove (stile Lamb Of God). In buona parte delle tracce troviamo temi molto ironici, presenti in buona parte dell’album. Sono percepibili diverse influenze, dalle ritmiche thrash ai riff black (ma anche qualche idea deathcore presente nel secondo brano “Bugging For Mercy” per esempio).
Dotati di una notevole capacità compositiva nonostante la loro età, di lavoro ce ne sarà da fare per tirar fuori qualcosa di nuovo, ma la formazione è indubbiamente dotata di buona volontà per poterlo fare. Questo album non sarà sicuramente un capolavoro, ma diamo tempo al tempo e vediamo cos’avranno da proporci durante la loro carriera, mentre noi ci godiamo il buon Carnival Cadavre.
Voto: 6,5