(Scion A/V, 2011)
1. What they bring
2.Illumination
3.Still lost
4.Providence
5.Swallow the fear
Qual è, per una band metal, il modo migliore per festeggiare il proprio ventennale? Ristampe in ultra-limited edition? Un box che vede tutti gli studio album affiancati da memorabilia della band di vario genere? Vinili costosissimi? Di operazioni simili ne vediamo diverse ogni giorno, e non ci sorprende più di tanto la notizia di una ristampa, con tanto di album ri-masterizzato, di un album dei Death dell’indimenticato Chuck Schuldiner o il CD box dei grandissimi Pantera.
Sono gli statunitensi Immolation ad offrirci una nuova tipologia di anniversary release: a solo un anno di distanza dall’ultimo studio album Majesty and Decay infatti il quartetto newyorkese ci propone un EP di cinque tracce, tutte inedite, da scaricare gratuitamente dal sito della Scion A/V, che verrà poi stampato e distribuito gratuitamente ai concerti della band stessa. Operazione davvero originale, considerando che le tracce proposte sono, come già detto precedentemente, tutte inedite e non vi sono registrazioni live, demo version di brani delle vecchie produzioni o qualsiasi altro tipo di riempitivo. Se poi consideriamo la validità dei suddetti brani la cosa si fa ancora più interessante!
Già dal primo ascolto di questo Providence, coi suoi “miseri” diciotto minuti di durata, possiamo constatare con decisione lo stato di forma degli Immolation. Coadiuvati da un suono decisamente moderno, potente e privo di marciume sonoro da old-school, la band mette sul piatto una prova maiuscola pur non presentando sostanziali rivoluzioni a livello stilistico: gli Immolation conservano tutt’ora la grande capacità di mettere caos all’interno dell’ordine più quadrato e troviamo pezzi dove velocità e foga distruttrice la fanno da padrone (come “Still Lost” e “What They Bring”), e brani in cui si stacca il piede dall’acceleratore a favore di atmosfere cupe e mortifere (la titletrack “Providence” e “Illumination” di cui è stato registrato un videoclip ufficiale), grazie alle armonizzazioni ben curate e ad un riffing cadenzato.
Nulla di nuovo che faccia gridare al miracolo insomma: gli Immolation sono sempre loro, non compiono notevoli passi verso nuovi lidi stilistici ma rimangono fedeli a loro stessi. Forse il miracolo sta proprio nella capacità di questa band nello scrivere materiale così valido anche dopo venti anni di carriera senza risultare stucchevoli. Ma data la loro anticristianità eviteremmo di parlare di miracoli… magari si arrabbiano. Inossidabili!
7.5