Da quel di Bolzano, una nuova Italian brutal sensation è sorta a disturbare i padiglioni auricolari dell’intera Nazione e non solo! Dopo la positiva recensione che la nostra webzine ha fatto dell’album d’esordio degli Indecent Excision, Deification of the Grotesque, una chiacchierata con la band era pressoché d’obbligo.
All’intervista si sono prestati il chitarrista e fondatore del gruppo, Hannes Gamper, ed il cantante Matteo ‘Bazza’ Bazzanella: ascoltarli è stato un immenso piacere; trovo sempre fantastico avere a che fare con ragazzi così coinvolti non solo dalla propria musica, ma da tutto l’ensemble attitudinale che le ruota attorno. I due musicisti dell’Alto Adige, infatti, si sono dimostrati carichi d’entusiasmo e voglia di fare come non mai e, si sa, la voglia di sbattersi e dedicarsi, soprattutto nell’underground, può portare a fantastiche ed inattese soddisfazioni…
Ciao Hannes! Ciao Bazza! E’ un piacere intervistarvi: il vostro album d’esordio, Deification of the Grotesque, m’è piaciuto davvero molto! Come state? C’è qualche novità fresca che vorreste comunicare in merito?
Hannes – Ciao Glauko! Il piacere è tutto nostro e ti vorrei ringraziare per l’interesse rivolto al nostro gruppo e per l’intervista che ci avete concesso! Sono molto contento che ti sia piaciuto il nostro esordio… “grottesco”, mi fa davvero piacere. L’unica novità ancora fresca fresca che posso comunicare è che ora siamo ufficialmente in quattro anziché in due e che non vediamo l’ora di fare qualche concerto con la nuova formazione.
Nati nel 2006 da un’idea di Hannes, diventati un duo in occasione del primo disco, da poco, per l’appunto, siete diventati una band “vera”, con tanto di bassista e batterista. Chi sono i due nuovi membri?
Hannes – Sì, esattamente: il progetto è nato come un’“idea”; non ho mai sperato di formare un gruppo “vero” o addirittura di suonare dal vivo. Era solo sfogo musicale e la voglia di registrare qualche riff che mi gironzolava per la testa. Ma la cosa piano piano si è evoluta e incredibilmente, da un’“idea”, sono riuscito ad arrivare a una line-up completa. Non me lo sarei mai aspettato all’inizio. I due nuovi membri si chiamano Dominik Florian (basso) ed Emanuele “Ema” Revello (batteria). Sono due ragazzi della zona, cosa che ci permette di provare in modo abbastanza regolare e senza problemi. Inoltre sono dei ragazzi in gamba che ascoltano il genere e si divertono a suonare (che è la cosa più importante di tutte).
Com’è ora suonare dal vivo? Come vi trovate, da due a quattro?
Hannes – La cosa è ancora abbastanza nuova per me e sono solamente un paio di mesi che suoniamo in quattro. Fino ad ora abbiamo fatto solo un piccolo concerto locale dove abbiamo suonato giusto cinque pezzi. Ma quello che posso dirti è che mi sono divertito un sacco a suonare in formazione completa. Ci sono molte cose da migliorare e le songs ovviamente avranno un impatto diverso. Tuttavia penso che sia un’occasione da non perdere e, se ci riusciamo, penso che sia la strada giusta da prendere.
Bazza – Suonare in quattro è tutta un’altra cosa, ci fa sentire molto più gruppo… La drum machine era ok: ci dava la possibilità di suonare dal vivo, ma così è molto meglio e stiamo migliorando in prova e prova. Di differenza ce n’è, ma non molta… Ultimamente abbiamo fatto un concerto dalle nostre parti e devo dire che è andato abbastanza bene: la gente è davvero impazzita! Forse, qua da noi, non essendoci tanti concerti rispetto al resto d’Italia, la gente è più impaziente e non aspetta altro che divertirsi e fare un po’ di sano casino…
Geograficamente parlando, vi trovate, a mio parere, in un’area “strategica”: Bolzano è in stretto contatto con l’area austro-tedesca, decisamente la più calda in Europa per il brutal death metal, in particolare per lo slam. Che differenza c’è fra uno show in Italia ed uno da quelle parti?
Hannes – Per quanto riguarda l’Austria, ti posso dire che la scena è molto ristretta. Ai concerti non ci sono mai molte persone, siamo sugli stessi livelli dell’Italia. C’è da aggiungere, però, che in Austria ci sono alcuni dei supporters più estremi del Pianeta, credo! Pochi ma buoni direi! In Germania la cosa è un po’ diversa. C’è più gente interessata e anche i concerti sono frequentati un po’ meglio. In più, si sa, i germanici sono sempre pronti a far festa e, d’estate, fanno sempre qualche festival interessante, cosa che manca completamente in Italia. E poi c’è la Svizzera che sembra essere un mondo a parte! Nonostante sia piccola, è piena di gruppi, di gente appassionata e di concerti. Peccato che quest’anno non si farà il Mountains of Death, appuntamento d’obbligo nei ultimi anni per qualsiasi brutallaro che si rispetti.
In che rapporti siete con la Grindethic? Alcuni anni fa ho avuto modo di conoscere personalmente Tom, il proprietario della label, ed è davvero un grande!
Hannes – Direi che siamo in un ottimo rapporto con Tom e la Grindethic Records! Siamo molto contenti di aver scelto questa etichetta. Non è grande ma ha fatto un bel po’ di release interessanti. Tom è un ragazzo in gamba, ho avuto modo di incontrarlo due volte, tra cui una volta proprio a Londra quando mi ha consegnato la mia prima copia del nostro CD. E’ stato memorabile.
Domanda scontata, ma d’obbligo. Da sei-sette anni la scena brutal death metal italiana sta sfornando sempre più band, alcune delle quali oramai ad un livello di vere e proprie star (penso agli Hour of Penance o ai FleshGod Apocalypse, per quanto questi ultimi abbiano oramai perso totalmente i legami con l’underground più brutale): qual è il vostro punto di vista in merito?
Hannes – La domanda sarà forse anche scontata ma questo sicuramente non la rende più semplice! Verissimo: l’Italia è piena di ottimi musicisti e, di conseguenza, ci sono anche tante band che si sono fatte un nome nella scena internazionale. In ogni caso, non so se si possa parlare di “star” in questo ambito. Sì, bands come Hour of Penance e Fleshgod Apocalypse, forse, non fanno parte dell’underground più totale, ma credo che anche gruppi come loro, alla fine, rimangono sempre underground, visto l’estremismo della musica proposta. Poi sì, siamo in Italia e non mancano quelli che sembrano darsi più arie di altri, ma questo è normale e io non ci faccio tanto caso, visto che è la musica che conta. E ti do pienamente ragione, negli ultimi anni in Italia di gruppi validi ce ne sono stati tanti: Putridity, Septycal Gorge, Vomit the Soul, Tools of Torture, Exhumer, Blasphemer, Vulvectomy, Egemony e tanti altri. Tutti gruppi estremamente validi e alcuni sono tra i miei preferiti in assoluto. La scena è viva: mancano solo i concerti e la gente che ci vada!
Bazza – Sì, penso che la qualità dei gruppi in Italia sia di livello altissimo: basta pensare al nuovo Putridity, forse neanche loro sanno cosa hanno creato, è un disco davvero fuori da questo mondo…
Se penso al vostro album, penso ad un ipotetico punto d’incontro fra Cinerary, Disgorge e Degrade: mi trovate d’accordo?
Hannes – Hai colto nel segno! Sono proprio questi i tipi di gruppi/generi che abbiamo voluto combinare. A me, personalmente, piace qualsiasi tipo di brutal finché mi trasmette violenza a dovere. Quindi apprezzo sia tecnica, sia ignoranza – entrambi nel loro contesto sono molto efficaci. E’ facile, però, che un disco con solo blasts dall’inizio alla fine tenda ad annoiare e la stessa cosa vale per lo slam. Per cui mi sono impegnato nella creazione di un mix tra parti veloci e mid-slow time, concentrandomi soprattutto sui cambi di tempo. In questo modo ho tentato di creare un po’ di varietà. Per il resto ci pensa Bazza – musicalmente non mi reputo bravo e sono consapevole di non aver creato nulla di nuovo –: penso che la voce, invece, sia una delle cose più importanti per lasciare un impronta personale in questo genere, cosa comunque ormai diventata molto difficile.
Bazza – Personalmente penso ad un misto di Cinerary, Disgorge, primi Devourment e qualcosa dei Guttural Secrete: quelli degli inizi, soprattutto, sono una delle mie band preferite.
Max (Vomit The Soul, ModusDelicti), Marius (Septycal Gorge), Paolo (Putridity) sono le tre voci che hanno collaborato nell’uscita del vostro disco, comparendo su tre delle vostre canzoni: cosa pensate di loro e delle loro band? Com’è stato collaborare con loro?
Hannes – Vomit The Soul, Septycal Gorge e Putridity sono praticamente i tre gruppi con i quali è cresciuto il progetto Indecent Excision. Era proprio il periodo tra gli anni 2005/2006 quando sono usciti questi gruppi, quando mi sono deciso a cominciare con un progettino tutto mio. Direi che sono tra i gruppi che mi hanno ispirato di più. Col passare degli anni e frequentando concerti underground, pian piano ci si conosce e ci si sostiene a vicenda. E’ stato un grande piacere avere Max, Marius e Paolo sul nostro primo disco. Una bella soddisfazione personale e una cosa simbolica/emblematica per gli Indecent Excision.
Bazza – Pensavo che sarebbe stato figo avere i tre migliori cantanti italiani nel nostro disco d’esordio… Penso che facciano tutti parte di band davvero killer. E’ davvero un peccato che i Vomit The Soul si siano sciolti; penso che avessero ancora tanto da dare, avevano un potenziale davvero enorme… Naturalmente sono tutti nostri cari amici.
So che attivamente collaborate con la Permeated Records, la quale, nell’ultimo anno, con un cambio di proprietà, ha subito un certo restyling e sta tornando piuttosto produttiva: potreste dirci qualcosa di più in merito?
Hannes – Sì, esatto: di recente un nostro amico ha acquistato la Permeated Records e stiamo lavorando insieme alla ripartenza di questa grande etichetta italiana. Le cose vanno un po’ a rilento ma siamo a un buon punto. A breve verranno comunicate le prime releases.
Bazza – Sì, piano piano pubblicheremo delle news… Stiamo lavorando per farla risorgere e farla ritornare come quella di poco tempo fa; siamo in contatto con delle band davvero toste: nel 2012 sentirete parlare della Permeated Records!
Quali sono i prossimi impegni live? Quali sogni vorreste realizzare con la vostra band?
Hannes – Il prossimo concerto sarà il 28 aprile in Austria insieme ad altri gruppi italiani (Exhumer, Onicectomy), poi a maggio saremo presenti al Chromium vicino a Bologna, dopodiché suoneremo al Tattoo Death Fest a Milano, a giugno saremo presenti al Las Vegas Death Fest e a settembre suoneremo in Germania al NRW-Deathfest. Il sogno/la traiettoria personale è quello di migliorare musicalmente e a riuscire di fare dei concerti buoni in formazione completa! Per il resto, almeno dal mio punto di vista, non ci sono sogni da realizzare – siamo già oltre ogni aspettativa mai avuta! Importante è andare avanti divertendoci! Vedremo cosa porta il futuro!
Bazza – Suonare, suonare, suonare e registrare qualcosa con la line up al completo sarebbe davvero una cosa fighissima! Non vedo l’ora di lavorare in studio con tutti e quattro: sarà davvero un’esperienza nuova e spero gratificante.
Benone, ragazzi. Grazie per il vostro tempo. Spazio finale per saluti e shouts-out. Stay brutal!
Hannes – Vorrei ringraziare te, Glauko, la Grind on the Road Webzine per lo spazio e il tempo concessi, ma soprattutto vorrei ringrazierei chiunque abbia letto questa intervista. Spero di incontrarvi a qualche concerto al più presto! Ciao e stay marci!
Bazza – Grazie mille a te per l’intervista e per averci dato uno spazio nella webzine. Date una chance al nostro Deification of the Grotesque. Peace.