(Svarga Music, ristampa 2014)
1. Through The Rays Of Fading Moon…;
2. Raven’s Dance;
3. Milk Of Heavens;
4. Winterfall;
5. In The Cold Embrace Of Mist;
6. Pagan Scars;
7. Mysticism;
8. Red Mirrors;
9. In The Cold Embrace Of Mist (demo bonus);
10. Through The Rays Of Fading Moon… (live bonus);
11. Raven’s Dance (demo bonus)
L’est Europa in quanto a black metal può dirsi una regione estremamente prolifica con personaggi che il più delle volte sono a capo o contribuiscono ad una miriade di progetti diversi, rendendo quella che si può chiamare una “scena” simile ad una riunione di amici e di persone con cui si condivide non solo l’aspetto musicale. I Khors non fanno eccezione essendo legati a doppio filo a Ulvegr, Ygg, Balfor o Astrofaes e come questi ultimi posso vantare una discografia di tutto rispetto avendo pubblicato ormai cinque full length.
Quello di cui ci occupiamo ora è il loro terzo album, originariamente uscito nel 2008 e passato fra varie ristampe, l’ultima delle quali, quella in questione, a cura di Svarga Music e contenente tre bonus tracks. Mysticism, come il seguente Return To Abandoned, è decisamente incentrato sugli intrecci melodici dei chitarristi Helg e Jurgis, giocando più e più volte sui fraseggi fra distorto e acustico e sulle alternanze di arpeggi e ritmiche più “pesanti” (la quasi ballad “Red Mirrors” o “Winterfall”), a cui immancabilmente corrispondono botta e risposta fra vocals in pulito e cantato sporco. Non mancano i brani più black metal in senso stretto (“In The Cold Embrace Of Mist”, “Mysticism”, “Raven’s Dance”), nei quali si percepiscono gradevolissimi echi dei compatrioti Drudkh o influenze e incursioni dei Nokturnal Mortum, senza escludere qualche ammiccamento ai Primordial. Da ascoltare assolutamente sono le demo version di “In The Cold Embrace Of Mist” e “Raven’s Dance”, dove i suoni più grezzi rendono maggiore giustizia alla componente slavonica dei Khors, che si perde spesso fra suoni limpidissimi e trame di vario tipo.
Eccessivamente melodico e ben prodotto per il sottoscritto, è innegabile però che Mysticism sia un disco genuino e più che sufficiente: gli stessi Khors devono aver capito che forse era meglio puntare su qualcosa di più aggressivo, difatti il loro ultimo album Мудрiсть столiть/Wisdom Of Centuries è decisamente meglio. Diamo ai Khors quel che è dei Khors quindi, ma lasciatemi venerare gli Ulvegr e a maggior ragione gli Ygg.
6.5