(Comatose Music, 2012)
1. Post Mortal Fixation
2. Stillborn Necrotic Fuck Feast
3. Bursting Rectal Sores
4. Compulsive Mutilation Disorder
5. Slurping The Vaginal Pus
6. Crack Whore Pounding
7. Coprophagial Asphyxiation
8. Slammed Kranial Remains
9. Sculptures Of Perverse Suffering
10. Baptized In Boiling Sewage
11. Orgy Of Cannibalistic Fornication
12. Entrails Full Of Vermin (Abominable Putridity cover)
Ritorna, con un nuovo full-length, una tra le più note band dello Slamming brutal death (più ristrettamente detto Slam): stiamo parlando dei norvegesi Kraanium. La band dopo i primi due album, Ten Acts Of Sickening Perversion e The Art Of Female Sodomy, che sono diventati dei piccoli capolavori dello Slam, propone un nuovo violentissimo disco dal titolo Post Mortal Coital Fixation, uscito il 22 maggio del 2012 per la Comatose Music.
I Kraanium sono riusciti a far emergere il proprio nome in un genere quasi del tutto estraneo al loro paese, visto che la Norvegia è una delle patrie del black metal, di conseguenza meritano un elogio particolare ed il massimo rispetto. La band può essere paragonata a gruppi come Vomitous, Waking The Cadaver e Cephalotripsy, poiché propone dei pattern estremamente dimezzati, cadenzati e a velocità molto rallentate; Post Mortal Coital Fixation, come i due album precedenti, è composto quasi interamente da riff spezza collo che mirano a far esaltare l’ascoltatore, con un songwriting assolutamente poco impegnato, ad esclusione di alcuni pattern di batteria che provano a distaccarsi dalla solita monotonia dei brani con blast beats o gravity blast. Da non tralasciare l’eccellente prestazione del cantante che, come anche negli album precedenti, contribuisce a trasmettere aggressività e violenza ai brani, seguendo una ritmica propria oppure seguendo quella della chitarra. Probabilmente chi non ama una voce troppo gutturale non riuscirà ad apprezzare del tutto, ma sicuramente nel suo genere Martin Funderud, leader della band, è una dei migliori vocalist in circolazione. Parlando invece dei testi, anche in questo disco non si dimostrano particolarmente sviluppati poiché, in pieno stile Kraanium, trattano prevalentemente di sodomie, morti, scenari gore, splatter e altre brutalità, con una fantasia per i titoli dei brani stupefacente. Senza dubbio non bisogna scordare i divertentissimi intro delle tracce, che caratterizzano ogni band slam, vedi tracce come “Compulsive Mutilation Disorder”, “Orgy Of Cannibalistic Fornication”, “Crack Whore Pounding”. Inoltre, in questo loro nuovo album, i norvegesi ci propongono una cover dei ben più noti Abominable Putridity, “Entrails Full Of Vermin”, sulla scia di quanto avevano fatto in The Art Of Female Sodomy con “Blood Splattered Statisfation” dei già nominati Waking The Cadaver.
Non so se sia del tutto giusto dire che questo sia il miglior lavoro dei Kraanium, però, senza dubbio, Post Mortal Coital Fixation è un valido full-length che può vantare un sound molto più compatto e migliore rispetto ai precedenti. Sicuramente i fan non rimarranno delusi, quindi facciamo i complimenti alla band, ricordando in chiusura il loro slogan ufficiale “No Glam Just Fucking Slam!”
7.0