È con colpevole ritardo che arriviamo alla recensione di questo album. Colpevoli sia dal punto di vista cronologico, che per quanto riguarda la qualità che avrebbe dovuto spingerci a recensire l’album in questione con un deciso e maggiore tempismo. “Moments of Aberration” è il primo album sulla lunga distanza dei Lapsus, band torinese nata nel 2005 e con alle spalle un demo e diversi singoli lanciati nel circuito underground. Una gavetta che ha consentito alla band di girare l’Italia, ma anche di partecipare alla decima edizione del nostrano Gods of Metal, che nel 2007 li ha visti vincitori di un contest lanciato tramite Myspace. Il genere proposto è un classico modern metal che mescola sapientemente tracce di death melodico tipico della scena svedese e un thrash più smaccatamente americano.
Il cantato è praticamente sempre in screaming, e frequenti sono gli echi ai primi Soilwork o a quella certa epicità presente nei dischi dei Dark Tranquillity. Epicità nel senso che, seppur decisamente orientato verso il suddetto death melodico, si intuiscono forme di costruzione dei pezzi e tonalità tipiche dell’heavy metal più classico. Come spesso accade in questi casi, il disco esce per l’accoppiata UK Division/Alkemist Fanatix, spesso abile talent scout in grado di scoprire i talenti dell’underground italiano ed europeo.