(Profound Lore 2014)
1. Body Choke
2. Death Mask
3. Possession Prayers
4. You Will Gag for the Fix
5. Negative Birth
6. Coil
7. My Three Crosses
In questo mondo di merda oberato dall’indifferenza, dall’ipocrisia e dallo schifoso perbenismo, una band sta cercando di rispedire tutto al mittente. Questa fantomatica creatura arriva da Chicago portando il nome di Lord Mantis,ed è composta da membri di Avichi, Indian, Nachtmystium e Aborted.
La voce maligna e filtrata di Charlie Fell è inquietante in ogni momento, sia durante le sfuriate black ferocissime presenti in brani come “Negative Bird” sia durante le improvvise sterzate noise di “Possession Prayer”. La batteria alterna tristi marce doom a ritmi feroci e serratissimi. L’atmosfera è a tratti gravosa e soffocante a tal punto da indurre uno stato di claustrofobia, come nella nera e impenetrabile “Death Musk”, un autentico manifesto di questo lavoro senza compromessi, oppure nella lunga e tombale “Three Crosses”, che con i suoi dieci minuti di durata mette alla prova anche i più resistenti. All’inizio di “Body Choke” appaiono invece sporchi giri punk che successivamente vengono sotterrati da un fortissimo stato di allucinazione creato da chitarre che ricordano i Today Is The Day.
Non c’è bisogno di proseguire nella disamina delle altre tracce, in tutto il disco a regnare è un costante senso di negatività sotto forma di un cupo e infido groviglio musicale ed è alquanto difficile, se non impossibile, ritrovare la via per l’uscita. Certo, la proposta musicale contenuta in questo Death Mask non è una novità assoluta, ma l’impatto e l’inaudita potenza sprigionate (complice anche la presenza di “un Sanford Parker qualsiasi” ai synth e in fase di produzione) rendono il black / sludge /doom di questo lavoro una massa informe e infestante che fuoriesce dai tombini e dai pozzi invadendo strade, case e chiese.
Se volete qualcosa di veramente pesante da ascoltare e ricordare in questo 2014, allora segnate questo nome. Il terzo full-length dei Lord Mantis è un salto nel buio lungo cinquanta minuti, un lunghissimo pozzo di catrame in cui sprofondiamo volentieri.
7.5