(Emdis Music, 2012)
1. Condition Zero
2. World Alight
3.The Road
4. In Quiet Moments
Gli austriaci Mandatory sono ottimi ascoltatori. Nelle quattro canzoni che vanno a comporre questo EP intitolato Cataclysm riassumono un po’ tutte le tendenze che hanno attraversato il metal in questo ultimo decennio. La traccia iniziale, “Condition Zero”, per esempio, è un eccellente caso di come si possano combinare le atmosfere fra death melodico e suono svedese dei (seppur finnici!) Children of Bodom dei tempi d’oro (si legga Hatebreeder) con cori melodici e chitarre che non sfigurerebbero certo in un album qualsiasi di casa As I Lay Dying. “World Alight”, invece, si apre con una serie di chitarre dal suono piuttosto “gommoso” e un ritmo piuttosto chugga chugga che sa di hardcore old school, almeno finchè non fanno incursione chitarre ben più complesse. Di tanto in tanto fanno capolino alcune incursioni elettroniche e voci ultra melodiche, buone per spezzare la monotonia che può causare il growl del vocalist Max. Infine, la conclusiva “In Quiet Moments” è un potenziale singolo che, un po’ sulla scia dei Killswitch Engage, lascia ben sperare per un futuro album sulla lunga distanza.
Ben suonato, ben registrato e con l’unico difetto di essere talvolta un po’ scontato, l’EP si ascolta molto facilmente. Il titolo di migliore live band (certificato dall’International Live Award consegnato al gruppo non più tardi dello scorso anno, che li ha visti prevalere fra un migliaio di altre band provenienti da tutta Europa) fa immaginare che i cinque ragazzi austriaci ci sappiano fare anche quando si trovano sul palco. E allora, in attesa di vederli alle prese con un disco intero, vi invitiamo ad ascoltare questo Cataclysm.
7