(Profound Lore Records, 2014)
1. Soften Our Evil Hearts
2. Red Sulphur
3. Marriage In Death
4. Soothing But Cruel
5. Belly Of The Closed House
6. Torture Of Fire
7. Venus Armata
Attivi dal 2008, i Menace Ruine hanno attraversato una crescita musicale estremamente personale nonché originale, partendo da un substrato di noise black metal e virando sempre di più su strutture affini al drone più riflessivo con una massiccia componente di musica orientale. Tale percorso è talmente significativo che se avessimo ignorato le loro origini musicali ci saremmo facilmente lasciati sorprendere dalla loro collaborazione con la Profound Lore Records, mentre ora rendiamo grazie all’etichetta canadese per la maggior visibilità offerta a questo duo e alla loro musica ipnotica.
Come se i SunnO))) avessero deciso di sottoporsi ad una seduta spiritica presieduta dagli Om di Cisneros, i Menace Ruine vagano senza difficoltà e con una fluidità invidiabile nei meandri della musica destrutturata in questo loro nuovo, dal titolo Venus Armata. Qui la “struttura” drone funge da pilastro principale su cui poggiare le basi per un’architettura davvero unica. L’ambient compare come un’ombra nelle tracce, ma la sua presenza non si palesa fintanto che non ci si pone sufficiente attenzione, mentre i fortissimi richiami alla musica orientale ci permettono di ascrivere il progetto sotto la definizione (ormai abusata) di avantgarde. Ogni aspetto è particolarmente curato, a partire dai giri strumentali (dilatati e prolissi, tipicamente drone) che si pongono come obiettivo il totale straniamento mentale, le continue salmodie vocali e il noise, che per una volta tende ad assumere connotati melodici proprio nell’esecuzione di suoni stridenti e dissonanti. Fa molto piacere inoltre notare come la proposta non sia particolarmente statica ma anzi giochi su differenti umori, quasi a voler rappresentare tanti possibili stati umani in una fantomatica divagazione onirica. La musica composta per questo disco continua sulla strada intrapresa da Alight In Ashes, tant’è che le origini black metal paiono ormai sbiadite nel personale percorso musicale e spirituale dei Menace Ruine e se ne può percepire giusto un accenno nei pezzi qui proposti.
Venus Armata non è un lavoro semplice, ci vuole attenzione e concentrazione per poter sviscerare la formula alla base di queste mini operette; se però non avete la pazienza o il tempo per dedicarvi ad un ascolto particolarmente analitico di questa nuova fatica dei canadesi possiamo provare a suggerirvi un minimo di penombra, incenso e relax. Questi sono suoni catartici ottimi sia come musica da camera sia come sottofondo per staccare dal mondo esterno. Provateci.
7.5